Un’atmosfera di gioia e condivisione con due grandi artisti del panorama Jazz, Paolo Fresu e Omar Sosa!
MASSIMO LOPEZ E TULLIO SOLENGHI SHOW
AL TEATRO ROMANO LA COMICITÀ A RITMO JAZZ
Massimo Lopez e Tullio Solenghi tornano insieme sul palcoscenico, come due vecchi amici che si ritrovano, in uno show di cui sono interpreti ed autori, coadiuvati dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio. Venerdì 23 giugno, al Teatro Romano, la comicità incontra la musica, per una serata imperdibile. Ne scaturirà una scoppiettante carrellata di voci, imitazioni, performance musicali, improvvisazioni ed interazioni col pubblico. Tra i vari cammei, l’incontro tra papa Bergoglio (Massimo) e papa Ratzinger (Tullio) in un esilarante siparietto di vita domestica, o quello di Maurizio Costanzo con Giampiero Mughini; e poi i duetti musicali di Gino Paoli e Ornella Vanoni, e quello di Dean Martin e Frank Sinatra. In quasi due ore di spettacolo, Tullio e Massimo, da “vecchie volpi del palcoscenico”, si offrono alla platea con l’empatia spassosa ed emozionale del loro inconfondibile “marchio di fabbrica”.
Si tratta del secondo appuntamento della sezione musicale dell’Estate Teatrale Veronese, festival realizzato dal Comune di Verona – Assessorato alla Cultura in collaborazione con Arteven, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Veneto. E la collaborazione di Imarts.
“Questo nostro spettacolo è nato quasi per gioco, con la voglia di tornare insieme sul palco dopo tanti anni, giocando appunto con i nostri attrezzi del mestiere – spiegano gli artisti -. Questa nostra scommessa, lanciata nell’estate 2017, ci ha ripagati alla grande con un centinaio di date nella prima stagione, fino a sfiorare le 300 repliche in quelle a seguire. I teatri esauriti ci hanno esaltati ogni volta, ma l’incontro col nostro pubblico contiene in sé una valenza affettiva che non era scontata. Ogni volta che il sipario si apre, infatti, è come se magicamente ci si ritrovasse tra parenti, quasi ogni spettatore ha un momento della sua vita legato a noi, legato al Trio. Così, ogni sera, oltre al divertimento condividiamo con gli spettatori un coinvolgimento emotivo che tocca il suo apice nel ricordo di Anna”. Due minuti di commozione pura, anche se i suoi due ex compagni di giochi Tullio e Massimo avvertono la presenza in scena di Anna Marchesini per tutte le due ore di spettacolo.
Ulteriori informazioni sul sito www.spettacoloverona.it.
I MUSEI DIVENTANO ‘TEATRO’ PER I 75 ANNI DEL FESTIVAL SHAKESPEARIANO
AL MAFFEIANO VALTER MALOSTI CON IL SOUND DESIGNER GUP ALCARO. E POI LA DANZA INCLUSIVA DI CHIARA FRIGO E MARCELLA GALBUSERA. PROTAGONISTA IL PUBBLICO
L’estate nei musei si colora di suoni, parole e coreografie. Il Lapidario Maffeiano e il Cavalcaselle -Tomba di Giulietta diventano ‘palcoscenico’ per il 75° Festival Shakespeariano. Nel mese di luglio, gli spazi espositivi della città coinvolgeranno il pubblico in spettacoli dal vivo di prosa, musica e danza. Un’esperienza unica. L’Estate Teatrale Veronese, realizzata dal Comune di Verona, in collaborazione con Arteven, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Veneto, allarga gli orizzonti. Per un Festival diffuso, in grado di coinvolgere l’intera città.
Per due serate, il 4 e 5 luglio, alle ore 21.15, il cortile del Museo Lapidario Maffeiano sarà la cornice dei POEMETTI DI SHAKESPEARE. L’artista, regista e attore Valter Malosti porterà in scena Venere e Adone e Lo Stupro di Lucrezia. Produzioni minori del Bardo rese contemporanee dallo straordinario lavoro musicale realizzato da Gup Alcaro, musicista e sound designer. Una sinergia che, tra il colonnato e le lapidi del Maffeiano, cornice dello spettacolo, diventerà puro incanto per soli 99 spettatori a serata. Produzione di ERT Fondazione.
SHAKESPEARE IN WALTZ, invece, porterà in scena creazioni musicali dal vivo e ritmi storici del valzer, fino alle più recenti contaminazioni jazz e popolari-contemporanee. Una fusione tra l’azione performativa dei danzatori e quella partecipata del pubblico, articolata in 3 diversi pomeriggi, dal 22 al 24 luglio alle ore 19. Ogni evento, firmato da Marcella Galbusera, si svolgerà al Museo degli Affreschi Cavalcaselle con un programma collegato a 3 differenti temi shakespeariani.
Le serate dal 22 al 24 luglio proseguiranno poi al Museo Lapidario Maffeiano dove, dalle ore 21, verrà replicato per tre giorni consecutivi lo spettacolo BALLROOM. A cura di Chiara Frigo, coreografa e co-direttrice artistica di Zebra Cultural Zoo, è un progetto di comunità e arte partecipata che prevede il coinvolgimento del pubblico. Un’edizione evento che festeggia 10 anni. Una performance, ogni volta diversa, che sviluppa l’idea di un movimento inclusivo ed intergenerazionale, capace di far danzare gli spettatori con i performer. Per la speciale versione veronese saranno coinvolti 30 interpreti, provenienti da tutta Italia.
Questa mattina, a Palazzo Barbieri, a presentare gli spettacoli l’assessora alla Cultura Marta Ugolini, il direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese Carlo Mangolini, la direttrice dei Musei Civici Francesca Rossi, Marcella Galbusera per Shakespeare in Waltz e Chiara Frigo per Ballroom. Collegato da remoto l’attore e regista Valter Malosti.
“Il museo diventa luogo di incontro e di sperimentazione per linguaggi artistici differenti – afferma l’assessora Marta Ugolini -. Un modo per sperimentare, anche attraverso il corpo, la bellezza non solo degli occhi ma anche dei sensi. Portare gli spettacoli in luoghi inconsueti non è semplice, ma il lavoro di squadra permette di trasformare le idee prima in progetti e poi in realtà”.
“I giardini dei musei sono spazi espositivi a tutti gli effetti – spiega la direttrice Francesca Rossi -. Questi luoghi, abitati da opere d’arte, saranno uno stimolo per gli artisti che si esibiranno così come per il pubblico che vivrà esperienze uniche in magiche atmosfere”.
“Verona è ricchissima di spazi e sollecitazioni, per questo, fin dalla mia prima direzione artistica, ho fortemente voluto coinvolgere altre location per arricchire la programmazione dell’Estate Teatrale Veronese – aggiunge il direttore artistico Carlo Mangolini -. Quest’anno vedremo nei musei tre produzioni che affronteranno diversi temi, diversi linguaggi, nel segno di Shakespeare”.
“E’ una grande emozione essere presente per la prima volta a questo Festival – spiega Valter Malosti -. Sarà un’esperienza magnifica dar vita ai Poemetti, un viaggio nella mente di Shakespeare. Le due opere sono tavola rovesciata una dell’altra, al centro due personaggi femminili molto forti come Venere e Lucrezia”.
“Proporremo tre serate e altrettante tematiche, dalla festa di Romeo e Giulietta al vento della Tempesta fino agli artigiani del Sogno di una notte di mezza estate – dichiara Marcella Galbusera -. Il pubblico sarà coinvolto secondo le proprie capacità, abilità e volontà. E la musica dal vivo farà da collante. La danza è per tutti”.
“Questa tappa veronese celebra i 10 anni del progetto Ballroom che ha girato ben quattro nazioni creando una comunità internazionale – conclude Chiara Frigo -. Al Museo Lapidario il pubblico vivrà un’esperienza da vivere più che da vedere e ascoltare. La danza è arte partecipativa, tutti potranno prendere parte alle performance”.
POEMETTI SHAKESPEARIANI
Venere e Adone e Lo stupro di Lucrezia diventano suono contemporaneo che evoca il senso del racconto. I due poemetti, composti tra il 1593 e il 1594, sono le uniche opere di Shakespeare di cui l’autore abbia curato la stampa personalmente, cosa mai accaduta né con le sue opere teatrali né con i più famosi Sonetti; e si possono dunque considerare come gli unici e certi originali di quell’autore dai contorni incerti che porta il nome di William Shakespeare. L’alta densità musicale degli spettacoli, pluripremiati, ha convinto Valter Malosti a proporne una versione senza scena, se non quella, ricchissima, sonora. Shakespeare qui dispiega la sua potentissima lingua e la capacità geniale di mescolare comico e tragico, leggero e profondo, orrore e parodia, con una specie di equilibrio incantatore che ci inghiotte nella musica delle parole senza concederci una qualche sospensione liberatoria. VENERE E ADONE sfugge a qualsiasi definizione: comico oppure tragico, leggero oppure profondo, un inno alla carne oppure un ammonimento contro la lussuria: il poemetto è un mixtum in cui tutti i termini di queste antitesi sono simultaneamente veri. Venere è una dea/macchina, dea ex machina ma anche sex machine. Una macchina di baci, una macchina schizofrenica di travestimento, una macchina di morte per l’oggetto del suo amore. Adone ricorda il giovane dei Sonetti. Il montaggio fonico attinge alle fonti acustiche più disparate, ai suoni della quotidianità sovrapposti a frequenze elettroniche e distorsioni, filtrando il tutto con musica elisabettiana e contemporanea. Musica come camera d’eco dei personaggi, come cartina di tornasole del loro spirito, musica che penetra dentro il testo, talvolta lo accarezza, più spesso entra in conflitto con esso per far schizzare scintille che ustionano ma anche illuminano. Con LO STUPRO DI LUCREZIA i due poemetti sembrano formare una specie di dittico simmetricamente contrappuntato, in cui la seconda tavola rovescia la prima: dallo sfondo giorgionesco del primo con conigli, cani, cavalli e cinghiali, si passa ad un tragico notturno, immerso in una livida oscurità caravaggesca squarciata dalla luce di una torcia. Per il grande poeta inglese Ted Hughes, autore di un visionario e misterico saggio/poema “Shakespeare and The Goddess of Complete Being”, questi poemetti, scritti quando i teatri londinesi erano chiusi per la peste, sono la base in cui individuare idealmente tutta la strategia poetica e i fondamenti metafisici dell’intera opera shakespeariana. La storia di come Tarquinio stupri Lucrezia, invasato di lei dopo le lodi del marito Collatino all’interno di una bizzarra gara tra generali, e di come il suicidio della vittima spinga il popolo romano a ribellarsi e a liberarsi dal giogo della tirannia monarchica, era stata succintamente narrata da Tito Livio e Ovidio e poi da Chaucer. In Shakespeare la voce di Lucrezia si dilata e diviene uno dei più alti esempi di meditazione sulle conseguenze dello stupro visto dalla parte di una donna, attraverso un’ingegnosa serie di lamentazioni, introspezioni, allegorie, invettive contro il Tempo, la Notte, l’Occasione, e in una ekphrasis che è capolavoro assoluto: la descrizione di un quadro di argomento troiano, in cui il sacco della città diviene la violazione della donna.
SHAKESPEARE IN WALTZ
Il progetto si ispira liberamente ad alcuni personaggi e temi dell’opera di Shakespeare e prevede l’accompagnamento di creazioni musicali dal vivo e di ritmi storici del valzer, fino alle più recenti contaminazioni jazz e popolari-contemporanee. Il progetto, il cui intento finale è quello di fondere l’azione performativa dei danzatori con quella partecipata del pubblico, si articola in 3 serate, ognuna con un programma diverso, che prevedono un breve momento performativo collegato a 3 differenti temi shakespeariani. Sulla scia dei contenuti di ogni performance e attraverso le strategie di Dance Well, segue il coinvolgimento del pubblico, il quale viene invitato a partecipare individualmente e attivamente non solo attraverso l’interpretazione coreutica ma creando un vero e proprio evento all’interno della serata. Un incontro creativo che include persone di qualsiasi età, anche con diverse abilità, e che favorisce aggregazione in ambienti di pregio artistico e storico. Il momento performativo di intrattenimento, che precede l’azione con il pubblico, ha la funzione di favorire l’intervento successivo degli spettatori, così come i ritmi del valzer, e delle creazioni musicali dal vivo, mirano a sollecitare e facilitare il coinvolgimento di quest’ultimi. Ogni individuo mette in gioco la propria espressività, secondo le singole capacità, in un contesto comunitario, sperimentando e scoprendo la preziosità di spazi artistici cittadini in modo diverso e coinvolgente.
BALLROOM
Rivolta a persone idealmente comprese tra i 15 e 99 anni, Ballroom è un’esperienza di formazione e di trasmissione tra le generazioni. Ballroom si struttura sulla base di una play-list in cui ogni singola canzone diventa il tema di un quadro. La play-list può cambiare da una serata all’altra e al termine è previsto un Dj set che apre la serata ad una danza collettiva. I linguaggi usati sono quelli del movimento, della performance live e della parola. I brevi testi, condivisi dai performer con uno spettatore alla volta, hanno carattere autobiografico e rappresentano un percorso drammaturgico per evocare negli spettatori ricordi e memorie di eventi che hanno segnato le loro vite. Un rettangolo di sedie è la cornice in cui la performance prende vita: la sala da ballo come contenitore della memoria, amori e passioni vissute, oppure semplicemente sfiorate, fuggevoli apparizioni di partner osservati dalla distanza di una sedia posta all’altro estremo di una stanza. In un’atmosfera carica di intimità, gli spettatori compiono un viaggio nei loro ricordi grazie all’empatia che si crea con gli interpreti. E così, la semplice geometria di un luogo si trasforma in una sala da ballo, quell’immaginario collettivo di una tradizione ormai perduta, che qui si arricchisce di elementi pop e di richiami al mondo dello speed dating. Ballroom è un progetto di inclusione che si fonda su un piano orizzontale e pone al centro la relazione umana, il desiderio di parlare a tutti, il coraggio di osare, agire e compiere un cambiamento.
Tutte le informazioni relative alla biglietteria, così come il programma completo sono disponibili sul sito www.spettacoloverona.it. Biglietti in prevendita al Box Office di via Pallone e sul sul sito www.boxol.it.
Curiosità, approfondimenti e date sui canali Facebook, Instagram e Youtube dell’Estate Teatrale Veronese.
‘FOOD’, LA PRIMA COLONNA SONORA DELLA CUCINA E DEL BUON CIBO
Al Teatro Romano di Verona Paolo Fresu e Omar Sosa in concerto, con il progetto dedicato alla sana alimentazione e alla sostenibilità
Un anno di registrazioni. Suoni provenienti da cantine e ristoranti, chiacchierare da dietro ai fornelli. Rumori meccanici di presse e delicati tintinnii di calici, l’olio che frigge, il vino versato in un bicchiere o un coltello che taglia una carota, oltre che le voci narranti in lingua italiana, sarda, friulana, spagnola, francese, inglese, giapponese. Martedì 20 giugno, al Teatro Romano di Verona, va in scena Food, il nuovo progetto musicale del trombettista Paolo Fresu e del pianista Omar Sosa. Una colonna sonora dedicata alla cucina e al cibo. Un simposio di ricette, ambientazioni culinarie e socialità. L’Estate Teatrale Veronese prende il via con i grandi concerti 2023. E il primo appuntamento è all’insegna della tradizione italiana e del jazz.
Il Festival è realizzato dal Comune di Verona – Assessorato alla Cultura in collaborazione con Arteven, con il sostegno del Ministero della Cultura edella Regione Veneto. Sponsor AGSM AIM, Banco BPM e Consorzio di Tutela Vini Lessini Durello. E per la musica si rafforza la collaborazione con Imarts.
Paolo Fresu con Omar Sosa apriranno la sezione musicale ‘Verona Jazz’. Il più importante trombettista italiano vedrà al suo fianco un pianista eccezionale, poliglotta musicale capace di unire i continenti. Un artista che è un’allegoria dello scambio artistico universale, creatore di una musica che trascende le categorie, testimoniata anche dai circa 20 album come leader. Un musicista planetario che meglio rientra nella world music, nella sua classificazione più ampia. I due artisti si incontreranno nel progetto ‘Food’ che indagherà il tema del cibo, raccontandolo in musica e trattandolo sotto il profilo del gusto, dell’estetica e dell’etica.
FOOD (2023), prodotto a quattro mani da Paolo Fresu e Omar Sosa per Tǔk Music, completa la trilogia dei precedenti lavori del duo ALMA (2012) e EROS (2016). Avvalendosi del contributo di diversi ospiti come il rapper newyorkese Kokayi, Cristiano De André, il violoncellista brasiliano Jaques Morelenbaum, la cantante sudafricana Indwe e il percussionista americano Andy Narrell, indaga sul tema del cibo e sul suo mondo raccontandolo in musica e trattandolo sotto il profilo del gusto, dell’estetica e dell’etica. I suoni, debitamente tagliati, equalizzati e messi in loop, fungono da basi per le varie composizioni originali scritte da Fresu e Sosa oltre alla canzone “A Cimma” di Fabrizio de André, unica cover dell’album. L’immagine di copertina è del Fantasy Researcher Diego Cusano e il viso della donna con in testa un cappello di spaghetti al pomodoro mette assieme l’anima italiana con quella cubana. FOOD vuole ovviamente indagare sul piacere del gusto, della convivialità, della scoperta e del dialogo ma anche sull’importanza di una sana alimentazione oltre che riflettere sulla situazione globale del cibo nel pianeta e sulla sua precaria sostenibilità. Discograficamente parlando, FOOD è un cd e un doppio vinile oltre ad una serie di video che, raccontando la genesi di questo lavoro, ne fotografano il processo di realizzazione attraverso il racconto dei numerosi protagonisti che lo fanno vivere. Il testo introduttivo è di Carlo Petrin fondatore dell’Associazione Slow Food.
Ulteriori informazioni sul sito www.spettacoloverona.it.
Box Office Verona – Via Pallone 16 tel. 045 80 11 154
Infoline e prenotazioni per persone diversamente abili: tel. 045 80 11 154
VENDITA BIGLIETTI NELLE SERATE DI SPETTACOLO PRESSO I LUOGHI DI RAPPRESENTAZIONE DALLE ORE 20.00 (si consiglia l’acquisto in prevendita) www.ticketone.it (solo per biglietti Jazz e Rumors)
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Shakespeare parla tutte le lingue del mondo! Dove? A Verona!
Siamo pronti per la terza edizione del Verona Shakespeare Fringe Festival, realizzato grazie alla collaborazione tra il Comune di Verona e il Centro di Ricerca Skenè dell’Ateneo scaligero, che da quest’anno si arricchisce della presenza del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale come partner qualificato!
Agosto. Teatro Camploy. Teatro, musica e danza. Otto giorni di spettacoli in lingua originale (con sottotitoli) o in inglese con compagnie di professionisti provenienti da Regno Unito, Georgia, Macedonia, Svezia, Romania e Stati Uniti.
L’idea che celebra i 75 anni del Festival Shakesepariano
L’idea che celebra i 75 anni del Festival ShakeseparianoUn progetto, radici che hanno germogliato e ora sono pronte a fiorire. Il direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese Carlo Mangolini e l’assessora alla Cultura del Comune di Verona Marta Ugolini ci spiegano come è nato il cartellone dell’Estate 2023.E la volontà di essere sempre più internazionali.
VERONA SHAKESPEARE FRINGE FESTIVAL
AL CAMPLOY, DAL 24 AL 31 AGOSTO, OTTO PRIME NAZIONALI CON COMPAGNIE PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO CHE REINVENTANO LE OPERE DEL BARDO
Una settimana di spettacoli in lingua originale e in inglese. Comune, Centro di ricerca Skenè dell’Università di Verona e Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale rendono internazionale l’offerta culturale cittadina
Verona spalanca le porte del Camploy al teatro internazionale e si prepara ad accogliere compagnie da tutto il mondo nel nome del Bardo. Otto giorni di spettacoli in lingua originale (con sottotitoli) o in inglese provenienti da Regno Unito, Georgia, Macedonia, Svezia, Romania e quest’anno anche dagli Stati Uniti. Va in scena dal 24 al 31 agosto, sempre alle ore 21, la terza edizione del Verona Shakespeare Fringe Festival, realizzato grazie alla collaborazione tra il Comune di Verona e il Centro di Ricerca Skenè dell’Ateneo scaligero, che da quest’anno si arricchisce della presenza del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale come partner qualificato per sviluppare ulteriormente la portata internazionale del progetto anche sul piano produttivo.
Il programma, inserito nel cartellone dell’Estate Teatrale Veronese, festival multidisciplinare del Comune di Verona realizzato con il sostegno delMinistero della Cultura e della Regione Veneto, prevede 8 titoli, tutti in prima nazionale, selezionati perché capaci di valorizzare in chiave sperimentale e innovativa l’opera di Shakespeare, ma anche di arricchire l’offerta culturale cittadina, rafforzandone la dimensione internazionale, multilingue e multiculturale.
A presentare gli spettacoli, questa mattina a Palazzo Barbieri, l’assessora alla Cultura del Comune di Verona Marta Ugolini, l’assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari, il presidente del Teatro Stabile del Veneto Giampiero Beltotto, la fondatrice del Centro Skenè – Università di Verona Silvia Bigliazzi, il direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese Carlo Mangolini.
“Un progetto internazionale di eccellenza – afferma l’assessora Marta Ugolini -, realizzato in sinergia tra l’Università e le organizzazioni teatrali del territorio. Da un anno siamo l’unica realtà italiana a far parte dell’European Shakespeare Festivals Network, che riunisce i più importanti festival shakespeariani d’Europa. Questo ha richiesto un supporto aggiuntivo, per questo abbiamo voluto coinvolgere il Teatro Stabile del Veneto che è l’unico teatro nazionale a livello regionale”.
“Verona da sempre è polmone culturale della Regione Veneto – aggiunge l’assessore Cristiano Corazzari -, per questo negli ultimi anni abbiamo cercato di stringere nuovi rapporti e chiudere nuove collaborazioni, come quella sancita oggi. Continueremo a supportare l’Estate Teatrale Veronese e a portare avanti questo ‘corteggiamento’ per lo sviluppo culturale e turistico del nostro territorio. Ringrazio il Teatro Stabile del Veneto che metterà a disposizione esperienza e creatività per rafforzare questa iniziativa”.
“Siamo pronti a dare una mano, a fare rete e a costruire nuove progettualità – spiega Giampiero Beltotto -. Saremo utili al teatro veronese portando in città la nostra esperienza per quanto riguarda l’organizzazione, la promozione e la produzione di nuovi spettacoli. Allo stesso modo questo Festival ci darà un respiro internazionale. Vorremmo che il Veneto diventasse il palcoscenico dell’eccellenza del teatro europeo”.
“Un progetto multiculturale, multidisciplinare e multilinguistico – aggiunge Silvia Bigliazzi -, con approcci differenti che ci permetteranno di uscire dalle mura scaligere pur ricordandone le origini. Dall’anno scorso facciamo parte di un network europeo che ha riconosciuto il prestigio e la qualità delle nostre proposte. Anche quest’anno, al festival si affiancherà la summer school, abbiamo già più di 100 iscritti, giovani provenienti da tutto il mondo”.
“Fino a qualche anno fa l’Estate Teatrale Veronese non aveva una sezione internazionale – ha concluso Carlo Mangolini -, abbiamo creduto nel Fringe Festival e, ora, vorremmo che dal Camploy potesse crescere e arrivare al Teatro Romano. Quest’anno vedremo tante prime mondiali di altissimo livello, un’opportunità per veronesi, turisti e nuove generazioni”.
PROGRAMMA
Il Fringe Festival sarà inaugurato giovedì 24 agosto con Othello del regista georgiano Levan Tsuladze, artista che occupa una posizione di primo piano nel panorama teatrale contemporaneo, con le sue produzioni d’avanguardia, così personali e fuori dagli schemi. A lui è stato affidato il compito di indagare tra le pieghe del dramma della gelosia per antonomasia, offrendo un’interpretazione inedita in questa prestigiosa prima nazionale co-prodotta dal Theatre Studio 42 di Tiblisi e dal Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale.
Si proseguirà venerdì 25 agosto con Shakespeare and the Alchemy of Gender. Un monodramma, scritto e interpretato dall’americana Lisa Wolpe attrice, regista, insegnante, scrittrice e studiosa di fama mondiale, nota per la sua sperimentazione sui temi “gender” nella drammaturgia shakespeariana. Lo spettacolo si basa sulle sue esperienze personali come attivista a tutela dell’inclusione, della diversità, dell’equità, dell’accessibilità e a favore della promozione dei diritti delle donne e dell’eguaglianza razziale.
Sabato 26 agosto, sarà la volta del Riccardo III dei rumeni Aradi Kamaraszínház Theatre Company. Il protagonista, qui interpretato da Karo Balyan, incarna l’ambizione più spietata, pur non essendo presentato al pubblico con difetti fisici evidenti, come spesso accade. La sua deformità si manifesta solo quando si guarda allo specchio. Il riflesso diventa sempre più deforme in corrispondenza delle tappe della sua ascesa politica, durante la quale Riccardo manipola, seduce, rapisce e uccide tutti quelli che osano ostacolarlo. Balyan traccia quest’ascesa machiavellica con un impeccabile gusto estetico e grande attenzione al ritmo dell’azione.
Per l’appuntamento di domenica 27 agosto, invece, l’azione si sposterà in una vera e propria cucina dei giorni di festa con Feast, spettacolo scritto da Olivia Negrean per la compagnia inglese Parabbola. Tra la fine del 500 e l’inizio del 600 Shakespeare realizzò 37 drammi in cui compaiono, in tutto, 1191 personaggi: 147 donne e 1044 uomini. In questo spettacolo 6 personaggi femminili, provenienti da varie regioni del mondo e da periodi storici diversi, si ritrovano insieme in cucina. Emilia porta il vino, Ofelia si occupa dell’insalata, Lady Macbeth pensa alla zuppa, Imogen si incarica del barbecue, mentre a Lady Anna e Isabella spetta la preparazione del dolce. Hanno tutte una storia da raccontare e si scambiano pareri e confidenze davanti ai fornelli, offrendo un’inedita occasione per ripensare i ruoli di alcune indimenticabili eroine shakespeariane. Dalla cucina alla poesia per riscoprire, nella purezza della lingua originale, il poemetto Venus and Adonis proposto lunedì 28 agosto dagli inglesi di The Noon Tide Sun. Shakespeare compose questo testo mentre i teatri di Londra erano chiusi a causa dell’epidemia di peste del 1593. Fu la sua prima opera ad essere data alle stampe e divenne subito un best-seller. Sebbene il poemetto sia spesso studiato come frivolo esemplare di letteratura erotica, un’analisi più attenta rivela un mondo oscuro, dove si esplorano temi come l’amore, il desiderio e la morte. Venere e Adone sono i protagonisti di una storia avvincente, che Christopher Hunter ambienta nel mondo di oggi e, avvalendosi di musiche e suoni, trasforma in un appassionante monologo poetico.
Martedì 29 agosto, invece, ad essere protagonista sarà la danza contemporanea macedone della Skopje Dance Theatre. Lady Macbeth è la première di una performance ispirata al celebre personaggio shakespeariano che gioca un ruolo determinante nell’ascesa al potere del marito. Attraverso un’analisi psicologica del suo carattere, viene portata in scena la lotta per il potere e il controllo, così come la pazzia, conseguente all’incapacità di fare i conti con ciò che è stato commesso. Nella scenografia, finestre di varie forme lasciano intravedere i personaggi e lo svolgersi della vicenda, mentre una musica jazz accompagna l’evoluzione dei diversi caratteri. Il risultato è un perfetto esempio di tanztheatre di impronta europea, firmato dalla talentuosa coreografa Risma Risimkin.
Dalla danza alla musica con un irriverente versione ultra pop che mescola i testi del bardo alle sonorità anni ‘80, in scena al Camploy mercoledì 30 agosto. In questo spettacolo teatral-musicale proposto dagli svedesi di AbsoLutemusicDuo Malin Sternbrink e Niklas Atterhall, dialoghi e soliloqui, tratti da alcuni dei drammi shakespeariani più amati, si intrecciano ad iconiche hit anni ‘80. Con il solo accompagnamento della musica avvolgente del liuto, le canzoni prescelte parlano di amore, di gelosia e dell’eterno, ossessionante dubbio amletico. La musica pop, abbinata a brani di un repertorio senza tempo, acquista nuovo spessore, aprendo a prospettive originali ed inedite.
Giovedì 31 agosto gran finale con gli americani Naked Shakes e il loro The death of Kings, un adattamento di Irwin Appel ispirato a otto dei drammi storici di Shakespeare, da “Richard II” a “Richard III”. È uno spettacolo d’ensemble, che intreccia narrazione, lavoro corale, musica e suoni dal vivo, fisicità audace e straripante virtuosismo attoriale. È stato messo in scena in diverse versioni dai Naked Shakes di Santa Barbara (California), dalla Prague Shakespeare Company di Praga (Repubblica Ceca) e dalla Southwest Shakespeare Company, fino al prestigioso Taliesin West di Scottsdale (Arizona) e al Madison Center for the Performing Arts di Phoenix (Arizona). La compagnia presenterà a Verona una nuova versione di questo allestimento, appositamente studiata per il Verona Shakespeare Fringe Festival.
Ideato nel 2021 da Silvia Bigliazzi e Sidia Fiorato, del Centro Skenè dell’Università di Verona, da David Schalkwyk, direttore del Centre for Global Shakespeare della Queen Mary University of London, e da John Blondell, del Westmont College nonché direttore della Compagnia Lit Moon Theatre di Santa Barbara (California), il Fringe rientra oggi sotto la direzione artistica di Carlo Mangolini, e si avvale della consulenza scientifica di John Blondell e di tutto il Centro Skenè.
Il Festival, che indaga le vie attraverso cui Shakespeare continua a dare voce all’immaginario collettivo, partendo da una pluralità di angolazioni che ne confermano la vitalità e l’attualità, è l’unico partner italiano dell’European Shakespeare Fringe Network, la rete che riunisce i principali festival europei tematici, ed è parte integrante della Summer School “Shakespeare e il Mediterraneo” organizzata dal Centro Skenè e dedicata quest’anno allo studio di “Antonio e Cleopatra”.
BIGLIETTI
I biglietti sono in prevendita sul sito www.boxol.it e al Box Office di via Pallone. Ingresso a 10 euro, ridotto a 8 euro per under 26 e over 65.
INFORMAZIONI
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.spettacoloverona.it e
Ministro Sangiuliano e Presidente Zaia plaudono al Festival Shakespeariano
A VERONA UN’ESTATE DI SPETTACOLI PER I 75 ANNI DEL FESTIVAL SHAKESPEARIANO
Con 14 prime nazionali e 48 serate dal vivo, l’Estate Teatrale Veronese 2023 omaggia le grandi star che hanno calcato il palcoscenico del Teatro Romano, dal 1948 ad oggi
Nozze di platino. Un amore che non conosce fine. Una storia che non si è mai interrotta, dal dopoguerra ad oggi, nemmeno durante la pandemia. Il Festival Shakespeariano di Verona celebra la sua 75a edizione, un anniversario unico in Italia. Il palcoscenico calcato dai più grandi artisti italiani è pronto ad alzare il sipario per una stagione celebrativa. Rievocando i mostri sacri. Nino Manfredi, Franco Zeffirelli, Mariangela Melato, Gigi Proietti, Franca Nuti, il regista Peter Brook e ancora Giorgio Albertazzi, Vittorio e Paola Gassman, Renzo Ricci, Giancarlo Giannini, Isabelle Huppert, Paola Borboni, Petra Conti, Anna Proclemer, Annamaria Guarnieri , Monica Guerritore, Gabriele Lavia, Franco Branciaroli. È infinito l’elenco delle star che dal 1948 ad oggi hanno fatto grande la storia del più longevo Festival italiano dedicato a William Shakespeare.
Teatro, danza e musica. Dal 20 giugno al 13 settembre il Festival porterà a Verona 14 prime nazionali e 7 coproduzioni. Ben 48 serate di spettacolo dal vivo. Nata nel 1948, per la volontà di rendere omaggio al Bardo e sottolinearne il legame con la città scaligera, presente in Romeo e Giulietta, La Bisbetica domata e I due gentiluomini di Verona, l’Estate Teatrale Veronese è realizzata dal Comune di Verona in collaborazione con Arteven, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Veneto.
“La settantacinquesima edizione del Festival Shakespeariano di Verona rinnova il suo appuntamento con il pubblico nel suggestivo scenario del Teatro Romano con una stagione celebrativa di spessore, dando spazio, con grandi e affermati interpreti al fianco delle proposte innovative delle nuove generazioni, a tutte le arti performative. Grazie al sostegno di tutti i soggetti istituzionali coinvolti, danza, musica e teatro di grande livello animeranno per tutta l’estate il palcoscenico del Romano di Verona in un suggestivo omaggio a Shakespeare”, dichiara il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
I protagonisti 2023. Il programma della settantacinquesima edizione, la quarta firmata dal direttore artistico Carlo Mangolini, vedrà sul palcoscenico del Teatro Romano alcuni tra i più amati artisti italiani e non solo. Lino Guanciale, Andrea Pennacchi, Francesco Montanari, Adriano Giannini, Laura Morante, Giuliana De Sio, Alessandro Preziosi, Eva Robin’s, Giuseppe Sartori e Laura Marinioni per la sezione teatro. Ad accendere la musica saranno, invece, Tony Hadley, Incognito, Manuel Agnelli, Paolo Fresu con Omar Sosa, Tigram Hamasyan, Lindsey Stirling e Daniel Norgren, così come Massimo Lopez e Tullio Solenghi. Infine, per la danza, Anbeta Toromani, Balletto di Roma, Chiara Frigo, Arte3 e per il circo teatro l’iconica “Alice” del Circus Theatre Elysium di Kiev.
TEATRO. Il 6 e 7 luglio, ad inaugurare la stagione di prosa sarà la prima nazionale di Letti d’amore, due serate evento con un quartetto jazz e un quartetto di attori d’eccezione: Giuliana De Sio, Adriano Giannini, Francesco Montanari e Laura Morante, diretti da Fausto Costantini. Il 13 e 14 luglio Eva Robin’s sarà Miss Quickly per Le allegre Comari di Windsor, commedia travolgente con la regia di Andrea Chiodi. Il 21 e 22 luglio, Alessandro Preziosi torna in scena con Nando Paone, Roberto Manzi, Federica Fresco e Valerio Ameli in Aspettando Re Lear, adattamento della celebre tragedia shakespeariana che indaga il complesso rapporto tra generazioni diverse. Il 28 e 29 luglio Lino Guanciale sarà protagonista in Napoleone. La morte di Dio di Davide Sacco, un grande affresco storico ispirato al celebre condottiero. Dal 24 al 31 agosto il Verona Shakespeare Fringe Festival porterà 8 proposte internazionali, in prima nazionale ed in lingua originale, con artisti di assoluto prestigio quali il georgiano Levan Tsuladze e l’americana Lisa Wolpe, così come compagnie da Regno Unito, Romania, Macedonia e Svezia. L’1 e 2 settembre, Giuseppe Sartori sarà a fianco ai ragazzi di Spazio Teatro Giovani in un Romeo e Giulietta #generazionesacrificio, interpretato da attori adolescenti, per la regia di Silvia Masotti e Camilla Zorzi. Il 6 e 7 settembre, Andrea Pennacchi proporrà Shakespeare & Me per raccontare il suo rapporto con il Bardo, a partire dall’omonimo libro autobiografico. Il 12 e 13 settembre, Medea di Euripide sarà portata in scena da Laura Marinoni, già acclamata protagonista nel 2019 della memorabile “Elena” di Davide Livermore. Un titolo che consolida la collaborazione con il Teatro Greco di Siracusa – Fondazione INDA.
DANZA. Il 25 e 26 luglio, i preludi di Chopin, perfetta celebrazione dell’amore romantico, interpretati da Anbeta Toromani e Alessandro Macario, coppia artistica come nella vita, in Preludes for Juliet. Dall’1 al 6 agosto, sarà, invece, il Circus Theatre Elysium di Kiev a portare a Verona il suo pirotecnico Alice in Wonderland. L’8 e 9 agosto, la riscrittura coreografata da Fabrizio Monteverde di Giulietta e Romeo. Considerato ormai un titolo classico nel repertorio del Balletto di Roma, torna in una nuova edizione interpretata da Paolo Barbonaglia e Carola Puddu.
MUSICA. Spazio poi all’internazionale con musicisti e cantanti provenienti da tutto il mondo, per 8 concerti imperdibili di Verona Jazz e Rumors, dedicato al musicista giapponese Ryūichi Sakamoto. Il 20 giugno Paolo Fresu con Omar Sosa con un progetto che racconta in musica il cibo, trattandolo sotto il profilo del gusto, dell’etica e dell’estetica; il 23 giugno il duo Massimo Lopez e Tullio Solenghi coadiuvati dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio; il 24 giugno l’armeno Tigran Hamasyan con “The call within”. Il 27 giugno Tony Hadley, ex frontman degli Spandau Ballet, con “Mad about you”, assieme alla fedele The Fabulous TH Band e all’Orchestra Bruno Maderna diretta da Danilo Rossi. Il 28 giugno Incognito, uno tra i più importanti progetti e gruppi di acid-jazz al mondo. Il 9 luglio Lindsey Stirling, con le sue ipnotiche evoluzioni al violino; il 16 luglio lo svedese Daniel Norgren, che ha realizzato la colonna sonora del film vincitore all’ultimo Festival di Cannes “Le otto montagne”.
Programma, informazioni e curiosità sul sito www.spettacoloverona.it.
“Settantacinque edizioni del Festival Shakespeariano sono un traguardo ragguardevole – afferma il presidente della Regione Veneto Luca Zaia – che, aggiungendosi alle tante connessioni con le opere, consacra Verona a riferimento assoluto per amanti ed esperti del mondo che ruota attorno alla produzione letteraria del grande autore inglese, figura assoluta della drammaturgia occidentale. Per il Veneto è un vero orgoglio ospitare un evento, da così tanti anni radicato nella cultura internazionale, che sul palcoscenico del Teatro Romano ha visto passare veri giganti dello spettacolo e della musica, rinnovando ogni anno programmi con proposte sempre nuove pur nel solco della tradizione che lo ha connotato dalla prima volta in cui si è alzato il sipario. Da fine giugno a settembre Verona ritornerà quindi capitale del mondo shakespeariano con una serie di proposte artistiche a cui la Regione del Veneto non fa mancare il sostegno. Un coinvolgimento importante nel quale credo fermamente perché una manifestazione culturale di così alto livello qualitativo è un elemento fondamentale sia come valore aggiunto alla realtà attrattiva, anche da un punto di vista turistico, della nostra terra sia per la coesione e la crescita della comunità”.
“Una lunga storia d’amore, quella tra Verona e Shakespeare, che siamo pronti a celebrare, per ripercorrere 75 anni di prosa e altre forme di spettacolo dal vivo – dichiara l’assessora alla Cultura del Comune di Verona Marta Ugolini -. È un anniversario importante, che racconta una pagina della storia del teatro nazionale. Un’occasione per accendere i riflettori sul nostro Teatro Romano, un gioiello che ci invidiano in tutta Italia, nel cuore degli artisti che ne hanno calcato il palcoscenico. Ma anche per riscoprire altri due splendidi spazi museali della città, come il Museo Lapidario Maffeiano e il Museo degli Affreschi Tomba di Giulietta, in un dialogo tra luoghi d’arte e contenuti performativi in grado di incuriosire cittadini e turisti. La stagione 2023 sarà davvero memorabile anche per la multidisciplinarietà delle proposte in cartellone. Ancora una volta si attesta la vocazione di Verona quale città di arte, cultura e spettacolo, capace di dare corpo a una fioritura artistica di rilievo”.
“È un vero privilegio battezzare la 75a edizione del Festival, una longevità che poche manifestazioni in Italia possono vantare – afferma il direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese Carlo Mangolini -. Dopo la “semina” dello scorso anno, che segnava la ripartenza, per l’edizione 2023 ho scelto come slogan la “fioritura”. Un Festival dunque che germoglia rigoglioso e raduna artisti di grande talento. Alcuni tornano a calcare il palco del Teatro Romano, altri invece vi saliranno per la prima volta. Prende forma così un cartellone multidisciplinare, internazionale e partecipato che offre tanti colori, di diverse sfumature, capaci di affiancare allestimenti dal sapore più classico a riscritture contemporanee, progetti di comunità a modalità sceniche ispirate alla stand up comedy e a ricche serate evento tra musica e parole. Anche nella danza la centralità di Shakespeare diventerà presupposto essenziale per sviluppare una ricerca sul corpo, a partire dal ricco parterre di caratteri umani e di mondi fantastici creati dalla instancabile penna di William Shakespeare. Il risultato sarà un’alternanza di stili e linguaggi molto diversi tra loro, che sapranno coinvolgere e appassionare pubblici di differenti generazioni”.
Torna la grande musica internazionale!
Otto concerti porteranno al Teatro Romano di Verona artisti da tutto il mondo
La musica accenderà i motori dell’Estate Teatrale Veronese, giunta quest’anno alla sua 75esima edizione. Un anniversario che sarà celebrato con le sonorità del mondo. Protagonisti del cartellone 2023 saranno Tony Hadley, Incognito, Manuel Agnelli, Paolo Fresu con Omar Sosa, Tigram Hamasyan, Lindsey Stirling e Daniel Norgren, così come Massimo Lopez e Tullio Solenghi.
Otto gli appuntamenti musicali in programma all’interno del Festival organizzato dal Comune di Verona, un susseguirsi di differenti generi e percorsi artistici. Si rafforza la collaborazione con Imarts per le due stagioni musicali dell’Estate Teatrale Veronese: VERONA JAZZ e RUMORS FESTIVAL.
Questa mattina, a Palazzo Barbieri, a presentare il programma 2023 erano presenti l’assessora alla Cultura del Comune di Verona Marta Ugolini, il direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese Carlo Mangolini e i curatori di Verona Jazz Ivano Massignan e di Rumors Festival Elisabetta Fadini. In video Paolo Fresu, artista che aprirà la stagione dei concerti al Teatro Romano.
“La musica contemporanea torna per emozionare il pubblico italiano e straniero – ha detto l’assessora Marta Ugolini -. Dal 20 giugno ci aspettano otto serate dal vivo con grandi proposte internazionali, artisti che difficilmente si possono ascoltare in Italia”.
“Verona Jazz e Rumors sono elementi essenziali di un festival multidisciplinare come l’Estate Teatrale Veronese – ha spiegato il direttore artistico Carlo Mangolini -. Dopo anni complicati anche per gli artisti, siamo felici di riportare in città grandi proposte musicali internazionali, gioielli da non perdere”.
“Aprirà Fresu con uno speciale progetto legato al cibo, sarà poi la volta di un grande pianista praticamente sconosciuto in Italia Tigran Hamasyan, sul quale siamo orgogliosi di scommettere – ha aggiunto Ivano Massignan -. Il duo Lopez e Solenghi porterà l’intrattenimento comico, ma anche l’anima musicale dei due artisti che saranno accompagnati da una jazz band . Infine gli Incognito, un’altra perla di questo programma”.
“Rumors 2023 è dedicato al musicista giapponese Ryūichi Sakamoto – ha concluso Elisabetta Fadini -, che nella sua carriera ha saputo raccontare la musica attraverso l’intelligenza, un buon auspicio per le avanguardie musicali e la qualità artistica. Avremo la prima data italiana di Lindsey Stirling e poi Daniel Norgren, il grandissimo Tony Hadley e il poliedrico Manuel Agnelli. Abbiamo puntato sulla qualità perché la musica non è solo spettacolo ma un mezzo di confronto e una via per la conoscenza”.
VERONA JAZZ
Ad aprire la sezione musica sarà, il 20 giugno, Paolo Fresu con Omar Sosa. Il più importante trombettista italiano vedrà al suo fianco un pianista eccezionale, poliglotta musicale capace di unire i continenti. Un artista che è un’allegoria dello scambio artistico universale, creatore di una musica che trascende le categorie, testimoniata anche dai circa 20 album come leader. Un musicista planetario che meglio rientra nella world music, nella sua classificazione più ampia. I due artisti si incontreranno nel progetto ‘Food’ che indagherà il tema del cibo, raccontandolo in musica e trattandolo sotto il profilo del gusto, dell’estetica e dell’etica.
Il 23 giugno sarà la volta di Massimo Lopez e Tullio Solenghi con ‘Dove eravamo rimasti’. Una nuova avventura teatrale per il duo che sarà coadiuvato dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio, che eseguirà dal vivo una ricca partitura musicale. Una chiacchierata tra amici, la famiglia allargata degli spettatori, con momenti esilaranti, curiosi, spettacolari e anche emozionanti, esattamente come la vita ci insegna.
Il 24 giugno l’armeno Tigran Hamasyan porterà sul palcoscenico ‘The call within’. Un mix sapiente che unirà la potenza dell’improvvisazione jazz, la musica folcloristica armena, e la potenza del rock, dando forma ad un suono fresco che viaggerà tra elementi acustici ed elettronici. Un lavoro che lo consacra come uno dei più straordinari musicisti della sua generazione.
Il 28 giugno Incognito, uno tra i più importanti progetti e gruppi di acid-jazz al mondo. Nati in Inghilterra nel 1976 dalla volontà di Jean-Paul “Bluey” Maunick, hanno una formazione in continuo mutamento, proprio come le sonorità che propongono. La loro musica è vitale, allegra ma allo steso tempo di grande eleganza, mai sopra le righe. Altra caratteristica della band è la sua multinazionalità e multiculturalità con musicisti inglesi, giamaicani, portoghesi, di Macao ed italiani.
RUMORS FESTIVAL
Il 27 giugno sotto ai riflettori del Teatro Romano Tony Hadley, ex frontman degli Spandau Ballet. Una delle voci maschili più rinomate al mondo, dopo il tour estivo celebrativo dei 40 anni di carriera, sold out in tutte le tappe italiane, torna con ‘Mad about you’ un nuovo spettacolo in cui, oltre alla fedele The Fabulous TH Band, sarà accompagnato per sole 2 tappe esclusive, a Verona e Roma, dall’Orchestra Bruno Maderna diretta da Danilo Rossi. Sarà l’occasione per celebrare un artista sulla breccia dell’onda da 4 decenni: dall’esordio con gli Spandau Ballet, band manifesto del movimento New Romantic, alla carriera solista, che lo ha rilanciato anche come perfetto crooner. Media partner Radio Monte Carlo.
L’8 luglio sarà la volta di Manuel Agnelli, artista poliedrico e inesauribile sperimentatore delle sette note. Polistrumentista, produttore discografico e personaggio televisivo, nonché fondatore e frontman del gruppo alternative rock Afterhours, ma anche autore di colonne sonore. A Verona presenterà il suo primo lavoro da solista ‘Ama il prossimo tuo come te stesso’. Un lavoro obliquo, scritto con la voglia di esprimere la propria libertà e urlarla al mondo con forza. Dopo 35 anni di attività, densi di sconfitte e rivincite, di difficoltà e straordinari successi, non era affatto scontato un risultato così riuscito per un artista da sempre fuori dagli schemi.
Il 9 luglio Lindsey Stirling ipnotizzerà il pubblico con le sue evoluzioni al violino. Dalla suggestione della trance ai vigori ritmici della dupstep, fino a planare su epiche orchestrazioni, passando per country e pop, la musicista statunitense ha lanciato veri e propri incantesimi musicali, espressi anche attraverso un intrigante uso performativo del corpo.
Il 16 luglio chiuderà lo svedese Daniel Norgren, che ha realizzato la colonna sonora del film vincitore all’ultimo Festival di Cannes “Le otto montagne”. Un pugno di canzoni struggenti ed emotivamente potentissime, con poche parole e interventi sonori che vengono scolpiti nella pietra proprio come fossero solchi di una montagna. Norgren è considerato una delle nuove voci della musica folk-rock. I suoi lavori sono ispirati dalla liturgia poetica di Bob Dylan, dalla rabbia sorda di Neil Young, o dal nostalgico rock-blues alla Black Keys.
Già in prevendita le serate della musica. Tutte le informazioni relative alla biglietteria, così come il programma completo sono disponibili sul sito www.spettacoloverona.it.
Nata nel 1948, per la volontà del Comune di Verona di rendere omaggio a William Shakespeare e sottolinearne il legame con la città scaligera, presente in Romeo e Giulietta, La Bisbetica domata e I due gentiluomini di Verona, l’Estate Teatrale Veronese è realizzata dal Comune di Verona – Assessorato alla Cultura in collaborazione con Arteven, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Veneto. Sponsor del Festival AGSM AIM, Banco BPM e Consorzio di Tutela Vini Lessini Durello.
Paolo Fresu ai microfoni!
Il 20 giugno, Paolo Fresu apre i concerti della stagione musicale 2023 del Teatro Romano.
Un rapporto speciale tra l’artista e Verona, consolidato nel tempo attraverso progetti sempre nuovi e innovativi. Ascoltalo con noi!
Artisti da tutta Italia, il viaggio è iniziato!
I protagonisti dell’Estate Teatrale Veronese 2023 ti aspettano!
Francesco Montanari, Lino Guanciale, Andrea Pennacchi, Anbeta Toromani, Tullio Solenghi e Massimo Lopez, Alessandro Preziosi sono solo alcuni degli artisti che si esibiranno nei prossimi mesi. Ascoltiamo insieme cosa hanno da raccontarci…
L’Estate 2023 in pillole!
Decine di artisti, centinaia di maestranze, migliaia di luci, suoni e colori.
Un unico palcoscenico: il Teatro Romano di Verona.
Scopri con noi cosa ti aspetta dal 20 giugno al 13 settembre! Date imperdibili per vivere la magia estiva all’interno di uno dei teatri all’aperto più belli del mondo.
La stagione della Fioritura (Blossom) celebra 75 anni di grandi emozioni
Sarà una vera fioritura. Verona festeggia i 75 anni dell’Estate Teatrale Veronese. E del Festival Shakespeariano, unico in Italia e secondo in Europa solamente a Stratford-upon-Avon. Un traguardo prestigioso, un anniversario che simboleggia la storia e il legame tra la città scaligera e William Shakespeare. Così come la vocazione di Verona quale città di arte, cultura e spettacolo.
Teatro, danza e musica. Dal 20 giugno al 13 settembre il Festival porterà a Verona 14 prime nazionali e 7 coproduzioni. Ben 48 serate di spettacolo dal vivo. Novità 2023: grande spazio alle nuove generazioni, alla danza inclusiva, alla musica internazionale e al dialogo tra arti performative e sedi museali.
Nata nel 1948, per la volontà del Comune di Verona di rendere omaggio a William Shakespeare e sottolinearne il legame con la città scaligera, presente in Romeo e Giulietta, La Bisbetica domata e I due gentiluomini di Verona,l’Estate Teatrale Veronese è realizzata dal Comune di Verona – Assessorato alla Cultura in collaborazione con Arteven, con il sostegnodel Ministero della Cultura edella Regione Veneto. Sponsor del Festival AGSM AIM, Banco BPM e Consorzio di Tutela Vini Lessini Durello, ma anche altri importanti partners che si aggiungeranno in corso d’opera.
ARTISTI
Il programma della settantacinquesima edizione, la quarta firmata dal direttore artistico Carlo Mangolini, vedrà sul palcoscenico del Teatro Romano alcuni tra i più amati artisti italiani e non solo. Lino Guanciale, Andrea Pennacchi, Francesco Montanari, Adriano Giannini, Laura Morante, Giuliana De Sio, Alessandro Preziosi, Eva Robin’s, Giuseppe Sartori e Laura Marinioni per la sezione teatro. Ad accendere la musica saranno, invece, Tony Hadley, Incognito, Manuel Agnelli, Paolo Fresu con Omar Sosa, Tigram Hamasyan, Lindsey Stirling e Daniel Nordgren, così come Massimo Lopez e Tullio Solenghi. Infine, per la danza, Anbeta Toromani, Balletto di Roma, Chiara Frigo, Arte3 e per il circo teatro l’iconica “Alice” del Circus Theatre Elysium di Kiev.
LOCATION
Al Teatro Romano, sede storica del Festival, si affiancheranno il Cortile del Museo Lapidario Maffeiano e il Museo degli Affreschi Tomba di Giulietta, suggestive location che ospiteranno progetti legati alla danza e al teatro contemporaneo. Dopo il successo dello scorso anno si rinnova la centralità del Bardo sia nella danza che nella sezione internazionale del Verona Shakespeare Fringe Festival, realizzato in collaborazione con Skenè-Università di Verona e Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. Al Camploy arriveranno prestigiose realtà provenienti da tutto il mondo. Nel corso dell’estate, spazio anche ad eventi celebrativi ideati per festeggiare assieme alla città 75 anni di vita artistica italiana.
“Una lunga storia d’amore, quella tra Verona e Shakespeare, che siamo pronti a celebrare, per ripercorrere 75 anni di prosa e altre forme di spettacolo dal vivo – dichiara l’assessora alla Cultura del Comune di Verona Marta Ugolini -. È un anniversario importante, che racconta una pagina della storia del teatro nazionale. Un’occasione per accendere i riflettori sul nostro Teatro Romano, un gioiello che ci invidiano in tutta Italia, nel cuore degli artisti che ne hanno calcato il palcoscenico. Ma anche per riscoprire altri due splendidi spazi museali della città, come il Museo Lapidario Maffeiano e il Museo degli Affreschi Tomba di Giulietta, in un dialogo tra luoghi d’arte e contenuti performativi in grado di incuriosire cittadini e turisti. La stagione 2023 sarà davvero memorabile anche per la multidisciplinarietà delle proposte in cartellone. Ancora una volta si attesta la vocazione di Verona quale città di arte, cultura e spettacolo, capace di dare corpo a una fioritura artistica di rilievo. Come Amministrazione Comunale profondiamo un grande impegno umano ed economico nell’organizzazione dell’Estate Teatrale Veronese, vogliamo pertanto invitare tutti, cittadini ed ospiti, a scegliere di partecipare ad almeno uno tra gli spettacoli in un cartellone lungo tre mesi, con eventi in grado di solleticare molteplici gusti e interessi”.
“È un vero privilegio battezzare la 75a edizione del Festival, una longevità che poche manifestazioni in Italia possono vantare – afferma il direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese Carlo Mangolini -. Dopo la “semina” dello scorso anno, che segnava la ripartenza, per l’edizione 2023 ho scelto come slogan la “fioritura”. Un Festival dunque che germoglia rigoglioso e raduna artisti di grande talento. Alcuni tornano a calcare il palco del Teatro Romano, altri invece vi saliranno per la prima volta. Prende forma così un cartellone multidisciplinare, internazionale e partecipato che offre tanti colori, di diverse sfumature, capaci di affiancare allestimenti dal sapore più classico a riscritture contemporanee, progetti di comunità a modalità sceniche ispirate alla stand up comedy e a ricche serate evento tra musica e parole. Anche nella danza la centralità di Shakespeare diventerà presupposto essenziale per sviluppare una ricerca sul corpo, a partire dal ricco parterre di caratteri umani e di mondi fantastici creati dalla instancabile penna di William Shakespeare. Il risultato sarà un’alternanza di stili e linguaggi molto diversi tra loro, che sapranno coinvolgere e appassionare pubblici di differenti generazioni”.
Tra sogno e realtà il programma andrà ad abitare luoghi suggestivi di una Verona da vivere nella sua grande bellezza, fatta di vastità ma anche di un’intimità tutta da scoprire. Protagonisti alcuni preziosi compagni di viaggio, che hanno scelto di condividere con la direzione artistica altri sguardi e nuove visioni. Un Festival ricco di ospiti amati dal pubblico e di omaggi celebrativi ideati per rafforzare il coinvolgimento degli spettatori, veronesi e non, con l’intento di farli riappropriare della propria vita culturale attraverso un fertile dialogo tra le arti.
TEATRO
La programmazione dedicata al TEATRO si suddivide in tre sezioni, il FESTIVAL SHAKESPEARIANO, nucleo centrale del cartellone, frutto di un impasto di linguaggi che alterna l’indagine dei testi originali alla rilettura drammaturgica, l’utilizzo dei codici del teatro popolare ai nomi più amati dal grande pubblico. SETTEMBRE CLASSICO, la sezione del Festival dedicata al teatro antico.E CELEBRATING per festeggiare i 75 anni di storia dell’Estate Teatrale Veronese assieme al pubblico.
Progetto fondativo e anima primigenia dell’Estate Teatrale Veronese il FESTIVAL SHAKESPEARIANO torna ad abitare il Teatro Romano e altri spazi della città con tre spettacoli presentati in prima nazionale.
Un teatro di regia, garbato e che sa guardare al presente, nella ricerca linguistica come pure nell’estetica proposta sul palco, è quello di Andrea Chiodi che dirige per il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR, commedia travolgente arricchita dalla presenza dell’iconica Eva Robin’s nel ruolo di Miss Quickly, in scena il 13 e 14 luglio. Dopo una serie di letture sceniche Alessandro Preziosi torna al teatro vero e proprio, il 20 e 21 luglio, con ASPETTANDO RE LEAR, adattamento della celebre tragedia shakespeariana per 5 attori, che indaga il complesso rapporto tra generazioni diverse. Rispetto per le fonti ma anche libertà di interpretazione, l’1 e 2 settembre, Silvia Masotti e Camilla Zorzi porteranno in scena per il Teatro Stabile di Verona i ragazzi di Spazio Teatro Giovani in un ROMEO E GIULIETTA#generazionesacrificio, interpretato da attori adolescenti. Un progetto necessario, per fare emergere il loro punto di vista, la loro voce, dopo il silenzio assordante e la sospensione della socialità imposte dalla pandemia. In scena i giovani interpreti saranno affiancati da Giuseppe Sartori, chiamato a dare corpo al contorto mondo degli adulti. Andrea Pennacchi, attore acclamato di cinema e fiction, con un solido passato teatrale alle spalle, il 6 e 7 settembre, proporrà SHAKESPEARE & MEper raccontare il suo rapporto con il Bardo, a partire dall’omonimo libro autobiografico. Al Museo Maffeiano, il 4 e 5 luglio, l’occasione per riscoprire i poemetti VENERE E ADONE e LO STUPRO DI LUCREZIA nell’efficace interpretazione di Valter Malosti. Produzione minore di William Shakespeare resa iper contemporanea dallo straordinario lavoro musicale realizzato da Gup Alcaro.
Chiude il cartellone dedicato a Shakespeare la terza edizione del VERONA SHAKESPEARE FRINGE FESTIVALche, dal 24 al 31 agosto, porterà al Teatro Camploy 8 proposte internazionali, in prima nazionale ed in lingua originale, accompagnate dalla Shakespeare Summer School dell’Università di Verona, per affiancare alla pratica di palcoscenico anche una sezione di studio e approfondimento sulle opere del grande autore e sulla loro inesauribile attualità. Il cartellone del 2023, realizzato in collaborazione con il Centro di ricerca interdisciplinare sul teatro Skenè dei dipartimenti di Lingue e Letterature Straniere e Culture e Civiltà dell’Università di Verona e il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, qualifica ulteriormente la proposta grazie ad artisti di assoluto prestigio quali il georgiano Levan Tsuladze e l’americana Lisa Wolpe.
Anche se quest’anno il programma del SETTEMBRE CLASSICO, la sezione del festival che ospita il teatro antico, si concentra su un unico appuntamento, lo fa scegliendo uno dei testi più popolari e rappresentati al mondo: MEDEA di Euripide. Adinterpretarla il 12 e 13 settembre sarà per la prima volta Laura Marinoni, già acclamata protagonista nel 2019 della memorabile “Elena” di Davide Livermore. Un titolo che torna sul palcoscenico del Teatro Romano, diretto da Federico Tiezzi, e che consolida la collaborazione tra il Teatro Romano di Verona e il Teatro Greco di Siracusa – Fondazione INDA.
Completa il programma del teatro CELEBRATING, la sezione dedicata ai 75 anni di storia del Festival. Il 6 e 7 luglio, ad inaugurare la stagione di prosa sarà LETTI D’AMORE, due serate evento con un quartetto jazz e un quartetto di attori d’eccezione: Giuliana De Sio, Adriano Giannini, Francesco Montanari e Laura Morante. È questo evento, durante il quale si consegnerà anche il Premio Renato Simoni, solo il primo di tre omaggi pensati per l’anniversario dell’Estate Teatrale Veronese. Un traguardo di primaria importanza che sarà celebrato il 28 e 29 luglio anche da Lino Guanciale, protagonista in NAPOLEONE di un grande affresco storico ispirato al celebre condottiero. Dall’1 al 6 agosto, sarà, invece, il Circus Theatre Elysium di Kiev a portare a Verona il suo pirotecnico ALICE IN WONDERLAND.
DANZA
La sezione danza del 2023 sarà nel segno di Shakespeare, con un cartellone che prova a portare sul corpo storie e personaggi senza tempo. DANZANDO SHAKESPEARE racchiude due titoli ispirati ai più celebri innamorati della storia. Da una parte la poesia dei preludi di Chopin, perfetta celebrazione dell’amore romantico e interpretati da Anbeta Toromani e Alessandro Macario, coppia artistica come nella vita, in PRELUDES FOR JULIET, il 25 e 26 luglio. Dall’altra la riscrittura coreografata da Fabrizio Monteverde di GIULIETTA E ROMEO. Considerato ormai un titolo classico nel repertorio del Balletto di Roma, torna l’8 e 9 agosto in una nuova edizione interpretata da Paolo Barbonaglia e Carola Puddu.
SHAKESPEARE IN WALTZ, invece, porterà in scena creazioni musicali dal vivo e ritmi storici del valzer, fino alle più recenti contaminazioni jazz e popolari-contemporanee. Una fusione tra l’azione performativa dei danzatori e quella partecipata del pubblico, articolata in 3 diversi pomeriggi, dal 22 al 24 luglio. Ogni evento, firmato da Marcella Galbusera, si svolgerà al Museo degli Affreschi Cavalcaselle con un programma collegato a 3 differenti temi shakespeariani.
Le serate dal 22 al 24 luglio proseguiranno poi al Museo Lapidario Maffeiano dove verrà replicato per tre giorni consecutivi lo spettacolo BALLROM, di Chiara Frigo in una edizione evento che festeggia 10 anni di arte partecipata e comunitaria. Una performance, ogni volta diversa, che sviluppa l’idea di un movimento inclusivo ed intergenerazionale, capace di far danzare gli spettatori con i performer. Per la speciale versione veronese saranno coinvolti 30 interpreti, provenienti da tutta Italia, che, nel corso degli anni, hanno fatto parte di diversi cast delle numerose edizioni realizzate per questo originale progetto coreografico.
MUSICA
In campo musicale si rafforza la collaborazione con Imarts per le due stagioni di VERONA JAZZ e RUMORS FESTIVAL, la prima curata da Ivano Massignan, la seconda da Elisabetta Fadini.
Otto gli appuntamenti in programma: per il Jazz saliranno sul palco del Teatro Romano, il 20 giugno Paolo Fresu con Omar Sosa con un progetto che racconta in musica il cibo, trattandolo sotto il profilo del gusto, dell’etica e dell’estetica; il 23 giugno il duo Massimo Lopez e Tullio Solenghi coadiuvati dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio; il 24 giugno l’armeno Tigran Hamasyan con “The call within”; il 28 giugno Incognito, uno tra i più importanti progetti e gruppi di acid-jazz al mondo.
Rumors Festival presenterà, invece, tre artisti internazionali: il 27 giugno Tony Hadley, ex frontman degli Spandau Ballet, con “Mad about you”, assieme alla fedele The Fabulous TH Band e all’Orchestra Bruno Maderna diretta da Danilo Rossi; il 9 luglio Lindsay Stirling, con le sue ipnotiche evoluzioni al violino; il 16 luglio lo svedese Daniel Nordgren, che ha realizzato la colonna sonora del film vincitore all’ultimo Festival di Cannes “Le otto montagne”. Per la quota made in Italy completa il programma l’8 luglio Manuel Agnelli, artista poliedrico e inesauribile sperimentatore delle sette note.
INTRECCI
Per il terzo anno consecutivo l’Estate Teatrale Veronese connette il suo cartellone ad altre iniziative ospitate al Teatro Romano, e in altri suggestivi luoghi di Verona, replicando l’esperienza degli INTRECCI DI PROGRAMMAZIONE. Un’apertura a rassegne organizzate da altri soggetti, ma considerate di rilievo e centrali per completare l’offerta culturale nel territorio. Il senso di un unico grande cartellone orchestrato dall’Amministrazione comunale, per mettere in risalto la vitalità e la varietà di contenuti e di progettualità di spettacolo presenti in città.
Di seguito le iniziative ricomprese tra gli Intrecci di programmazione caratterizzate da quattro linee di intervento principali: l’approfondimento culturale, la musica popolare, le nuove generazioni e l’immaginario shakespeariano calato nel contesto urbano della città di Verona.
Intrecci di programmazione sono: FESTIVAL DELLA BELLEZZA a cura di IDEM al Teatro Romano; VENERAZIONI/VERONA FOLK a cura di BOXOFFICE LIVE al Teatro Romano; VERONETTA CONTEMPORANEA ESTATE a cura di Università di Verona nel piazzale esterno del Polo Santa Marta e in altre suggestive location; VERONETTA#SPAZIOTEATROGIOVANI a cura di Spazio Teatro Giovani nel parco Santa Toscana; ROMEO E GIULIETTA ITINERANTE a cura di Fondazione Atlantide/Teatro Stabile di Verona al Teatro Nuovo e in centro storico; LA CITTA’ DEI RAGAZZI a cura di Fondazione AIDA a Forte Gisella; FORTE GISELLA IN DANZA a cura di Ersiliadanza a Forte Gisella.
Già in prevendita le serate della musica e da oggi, venerdì 28 aprile, aperte le prevendite anche per tutti i titoli di prosa e danza al Teatro Romano.
Tutte le informazioni relative alla biglietteria, così come il programma completo sono disponibili sul sito www.spettacoloverona.it.
Curiosità, approfondimenti e date sui canali Facebook, Instagram e Youtube dell’Estate Teatrale Veronese.
L’Estate Teatrale Veronese si presenta a Vinitaly
A Casa Athesis, all’interno di Vinitaly 2023, c’è spazio anche per la presentazione dell’Estate Teatrale Veronese.
Al microfono di Luca Mantovani ci sono Carlo Mangolini (direttore artistico), l’assessora alla Cultura Marta Ugolini e Diletta Tonello (presidente Consorzio di Tutela Lessini Durello)
A VINITALY, SVELATO IN ANTEPRIMA NAZIONALE LO SPETTACOLO CHE APRIRÀ LE CELEBRAZIONI PER I 75 ANNI DEL FESTIVAL SHAKESPEARIANO
RINNOVATA LA PARTNERSHIP CON IL CONSORZIO LESSINI DURELLO
L’Estate Teatrale Veronese approda per la prima volta a Vinitaly, il salone internazionale del vino, per celebrare l’eccellenza, tra teatro e cultura enologica. È stata firmata oggi pomeriggio, domenica 2 aprile, all’interno del Padiglione del Veneto, la partnership tra Comune di Verona e Consorzio di Tutela Lessini Durello per il Festival Shakespeariano 2023. Per il secondo anno, lo spumante veronese supporterà lo spettacolo dal vivo al Teatro Romano di Verona. Il territorio fa rete per arricchire l’offerta culturale scaligera con nuove serate-evento. Omaggi alla storia del Festival che compie quest’anno 75 anni. Un anniversario che sarà celebrato a partire dall’inaugurazione della stagione di prosa. E proprio a Vinitaly, lo spettacolo d’apertura è stato svelato, in anteprima nazionale, dall’assessora alla Cultura del Comune di Verona Marta Ugolini, insieme al direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese Carlo Mangolini, ospiti della presidente del Consorzio di Tutela Lessini Durello Diletta Tonello.
Il 6 e 7 luglio, i riflettori del Teatro Romano si accenderanno per una prima nazionale con quattro straordinari attori, pronti ad alzare il ‘sipario’ del Festival Shakespeariano di Verona, unico in Italia e secondo in Europa solamente a Stratford-upon-Avon. Debutta Letti d’Amore, in una sera tutta la grandezza e l’universalità della scrittura shakespeariana su un unico palcoscenico. In scena, Giuliana De Sio, Adriano Giannini, Francesco Montanari e Laura Morante, accompagnati da un quartetto jazz d’eccezione. Insieme saranno Romeo e Giulietta cheincarnano gli innamorati sfortunati, Amleto e Ofelia simbolo della passione tormentata, Macbeth e Lady Macbeth gli amanti in carriera, Otello e Desdemona paradigma stesso del dramma della gelosia, Titania e Oberon esempio dell’amore magico e folle, Antonio e Cleopatra divisi tra amore e potere, Caterina e Petruccio incastrati in una relazione tossica.
Lo spettacolo, dedicato all’amore e al rapporto di coppia, è un omaggio alla storia del Festival legata indissolubilmente al Bardo. Prodotto dal Centro Teatrale Meridionale, in collaborazione con Generazioni Spettacoli ed Estate Teatrale Veronese, il progetto è firmato da Fausto Costantini e scritto insieme a Raffaello Fusaro.
L’Estate Teatrale Veronese è organizzata dal Comune di Verona, in collaborazione con il Circuito teatrale regionale Arteven e il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Veneto.
“E’ questo il primo di tre omaggi dedicati ai 75 anni dell’Estate Teatrale, un traguardo di primaria importanza che vogliamo celebrare assieme a tutta la città, supportati dalle realtà d’eccellenza del territorio – afferma l’assessora alla Cultura del Comune di Verona Marta Ugolini -. Sarà un festival portatore di ospiti amati dal pubblico e di omaggi tributati da celebri artisti, per rafforzare il coinvolgimento degli spettatori, veronesi e non, con l’intento di renderli sempre più protagonisti della vita culturale, in uno dei luoghi simbolo di Verona, il Teatro Romano”.
“Se c’è qualcuno che ha saputo scrivere d’amore, quello è stato certamente William Shakespeare – spiega il direttore artistico dell’ETV Carlo Mangolini -. Le coppie celebri protagoniste delle sue pièce teatrali sono infinite, e la cosa più interessante è che rappresentano tantissime tipologie di relazioni diverse nelle quali ciascuno di noi può ritrovarsi. Sono dei topos capaci di definire i più diversi sentimenti che mettono a confronto l’universo maschile e quello femminile. La ricchezza di un festival sta anche nella sua capacità di creare suggestioni sempre diverse da cui partire, anche per ritrovare il suono originale dei più noti testi shakespeariani”.
“Si tratta di un una grande occasione per le nostre bollicine – evidenzia la presidente del Consorzio di Tutela Lessini Durello Diletta Tonello – che riempie di orgoglio i produttori: aver scelto per il secondo anno consecutivo il Lessini Durello per accompagnare una rassegna culturale storicamente così importante significa riconoscere a queste bollicine da vitigno autoctono lo spazio che effettivamente esse meritano. Il Lessini Durello infatti è uno spumante che rappresenta una nicchia qualitativa, un’eccellenza nell’eccellenza, e quest’estate potrà brillare sul palco del Teatro Romano assieme alle stelle dello spettacolo”.
Letti d’Amore – Quartetto shakespeariano
Quattro personaggi insonni, durante una notte di domande, si ritrovano a sognare da svegli. Si raccontano paure, desideri, amori e dubbi in uno spettacolo scandito dal ritmo dei versi di Shakespeare. In un tempo in cui si è tutti un po’ spaesati ed in cerca di soluzioni che aiutino a capire le cose, le parole di Shakespeare tornano attuali ed umane. Alternando incertezze del parlato, frasi di oggi e perfino qualche errore, senza soluzione di continuità, i personaggi si immergono nei versi del Bardo. Legando i temi di Shakespeare al nostro tempo, va in scena un medley di carne, tradimenti, denaro, potere, passione, comico e tragico. Gli attori, alternandosi in dialoghi e monologhi, giochi di scherma in botta e risposta, miscelano atmosfere e linguaggi in uno spettacolo in cui le parole e le musiche dal vivo comunicano emozioni, eros, sorrisi e poesia. In questo circo notturno i personaggi di Shakespeare probabilmente sono più vivi di molte persone che conosciamo ed ecco che Amleto è uno studente fuori corso divorato dall’ansia per cui ogni scelta è difficile, Giulietta un’innamorata che sa che il tempo giusto per l’amore non esiste, che Shylock presta soldi a strozzo ed usura la sua anima, che l’idea della felicità contiene sempre l’improvviso annuncio del dolore, e che il pazzo, l’amante e il poeta non sono composti che di fantasia. Attraverso le loro scene più rappresentative questi quattro straordinari attori sono chiamati a dimostrare, una volta di più, la grandezza e l’universalità della scrittura shakespeariana.
Torna al Teatro Camploy la stagione di “Verona Passione Teatro”
Si svolgerà dal 29 ottobre 2022 al 23 aprile 2023 la rassegna “Verona Passione Teatro” che il Comune di Verona – Assessorato alla Cultura, al Turismo e ai rapporti con l’Unesco con la Direzione Spettacolo riserva alle Compagnie amatoriali veronesi che ormai da anni si esibiscono sul palcoscenico del Teatro Camploy. Ad avvicendarsi sulla scena 19 appuntamenti ricchi di comicità, riproposti nella consueta modalità del doppio spettacolo (serale/ pomeridiano).
Fa da apripista la Compagnia Gino Franzi (29-30 ottobre) con la commedia musicale Cuore matto – Cronaca semiseria dietro le quinte, un viaggio dietro le quinte di una piccola compagnia di provincia che deve affrontare una grande impresa. Le donne e le loro mille sfaccettature sono al centro della commedia Andrà tutto bene messa in scena da La Tiraca (12-13 novembre). L’Odissea infinita è il titolo proposto da TrixTragos, un viaggio lungo 3000 anni che segue la rotta dello spingersi oltre il limite mediante la forza e il coraggio (19-20 novembre). Chiude il mese di novembre La Pocostabile, con Tutti in campagna! (26-27 novembre), commedia che racconta i rapporti tra alcuni personaggi della Venezia post-unitaria durante una gita fuori porta.
L’unico appuntamento di dicembre è quello con GTV Niù (10-11 dicembre), che porta in scena In Panne, una commedia il cui umorismo si lega a grandi temi quali giustizia, coscienza, destino e individualità.
A gennaio vanno in scena 3 spettacoli: Gianburrasca, a cura di Zeropuntoit (14-15 gennaio); La Dieta, messa in scena da Artefatto Teatro (21-22 gennaio), una commedia ambientata in una palestra molto esclusiva e particolare, che vedrà parte dei sui clienti ribellarsi ad alcune angherie; e infine la compagnia GAD Renato Simoni APS in Sogni sull’Adese… e dintorni (28-29 gennaio), un viaggio con la fantasia lungo il fiume della nostra città.
4 sono gli spettacoli in programma a febbraio: si inizia con La nonna, messa in scena dal Teatro Armathan (4-5 febbraio), una delle commedie più conosciute del teatro argentino; segue il giallo 8 donne e un mistero proposto dal G.T. Einaudi – Gallilei (11-12 febbraio); Duparùn la rivisitazione proposta da Estravagario Teatro del testo “Il servitore di due padroni” di Goldoni; e per finire la Compagnia Giorgio Totola (25-26 febbraio) porta sul palco I pettegolezzi delle donne, altra brillante commedia dell’autore veneziano.
Altrettanto ricco di appuntamenti è il mese di marzo. Si inizia con l’originale commedia Prima della prima. Il mondo fuori squadra della Compagnia dell’Arca (4-5 marzo), che vede un improbabile gruppo di attori cercare di mettere in scena l’Amleto di Shakespeare. Seguono La Maschera con Il cornuto immaginario (11-12 marzo), commedia che ci trasporta nella Francia di Luigi XIV e la compagnia ACT Tabula Rasa con un altro classico goldoniano: La Locandiera (18-19 marzo). Chiude il mese lo spettacolo Chi è di scena: il nostro 8 ½ de La Bugia APS, che racconta che cosa accade ad un gruppo di attori quando viene negato loro di andare in scena a commedia pronta.
Chiudono la rassegna: Il matrimonio era ieri di Micromega, che ci mostra cosa succede se lo sposo salta il giorno delle proprie nozze (1-2 aprile); l’unico musical della rassegna è Bacialo Kate – Una Bisbetica in Scena del CMT Musical Theatre Company, dove finzione e realtà sono molto difficili da distinguere (15-16 aprile); e Delitto sul Nilo, il classico di Agatha Christie portato in scena dalla compagnia Verbavolant (22-23 aprile).
Informazioni: approfondimenti sul sito del Comune di Verona e sulla pagina del Teatro Camploy. Tel. 045 800 95 49 Mail: teatrocamploy@comune.verona.it
Orari spettacoli: sabato ore 21.00 e domenica ore 16.30
Biglietti: INTERO: importo massimo 10,00€. RIDOTTO: importo massimo 7,00€ (per Over65, Studenti, Under26, accompagnatore disabile). Ingresso gratuito per i disabili. I biglietti potranno essere acquistati in prevendita contattando le singole compagnie (mail e telefono sui materiali a stampa della rassegna e nelle pagine dedicate sul portale del comune).
A novembre la nuova edizione della rassegna L’Altro Teatro al Camploy con Pennac, Celestini, Guanciale e tanti altri grandi nomi di teatro e danza
In scena temi di attualità tra i quali la dimensione europea delle nazioni e dei popoli, la manipolazione delle informazioni, il diritto alla verità, con un omaggio a Pierpaolo Pasolini in occasione del centenario dalla nascita.
“Un programma coraggioso e dai contenuti elevati – sottolinea l’assessora Ugolini – che riflette i valori alla diversità, all’incisività e alla curiosità verso quello che è nuovo e diverso”.
Da domani in vendita a prezzi vantaggiosi gli abbonamenti, dal 14 novembre i biglietti.
Narrazione, letteratura, poesia, stand up comedy e danza, 14 spettacoli imperdibili con grandi artisti che affrontano tematiche e linguaggi del contemporaneo. Dal 23 novembre ritorna al Teatro Camploy “L’Altro Teatro”, rassegna realizzata dal Comune di Verona Assessorato alla Cultura in collaborazione con il Circuito Multidisciplinare Arteven.
Ad inaugurare la stagione “Le opere complete di Shakespeare in 90’” di Khora Teatro, a cui seguirà un programma imperdibile con attori e danzatori di diverse generazioni, che si alterneranno sul palco nel segno della contrapposizione tra Vero e Falso in nove rappresentazioni teatrali e cinque di danza.
La presentazione della rassegna si è svolta questa mattina in sala Arazzi. Sono intervenuti l’Assessora alla Cultura Marta Ugolini, il direttore artistico Carlo Mangolini e il direttore di Arteven Pierluca Donin.
“Il Teatro Camploy è l’unico teatro pubblico comunale al chiuso di Verona – ha sottolineato l’assessora Ugolini -. Con la sua stagione invernale va a completare e complementare l’offerta culturale, attingendo ai segni e alle espressioni della contemporaneità. Lo fa con una scelta che vuole essere anche espressione di questa Amministrazione, riflettendo i valori di apertura alla diversità, all’incisività e alla curiosità verso quello che è nuovo e diverso. Lo fa con un programma coraggioso, dal punto di vista dei contenuti, e artisticamente elevato. Ringrazio il nostro direttore artistico Carlo Mangolini e Arteven, perché senza il loro contributo artistico-organizzativo la rassegna non sarebbe possibile. Inoltre va sottolineato l’aspetto economico, rendendo accessibili a tutti i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti”.
“Il Camploy per tutti noi è lo spazio del contemporaneo, per come è costruito e per la vicinanza all’Università – ha detto il direttore Mangolini -. Da qui la volontà di costruire sempre più un ponte verso un pubblico giovane, muovendo il pensiero e la riflessione”.
“E’ una rassegna costruita pezzo per pezzo, con grande partecipazione da parte di Comune e delle realtà coinvolte – ha affermato il direttore di Arteven Donin -. E’ frutto di un grande lavoro, un grande progetto che riparte con una selezione di spettacoli nel contesto del teatro Camploy, non con l’obiettivo di cercare consenso, ma muovere le coscienze con le parole rispetto ad un sistema social, che c’è e del quale teniamo conto, ma noi lo facciamo con un fortissimo artigianato umano”.
Teatro. Si va dai cine-televisivi Lino Guanciale, con Europeana, e Filippo Nigro con Every Brilliant Thing, a compagnie cult della ricerca teatrale come Babilonia Teatri, in Giulio Meets Ramy Ramy Meets Giulio, e Carrozzeria Orfeo in Miracoli Metropolitani. Da sottolineare la presenza di artisti di primo piano come Ascanio Celestini, in Museo Pasolini, Daniel Pennac, in Dal Sogno Alla Scena, Mariangela Gualtieri, in Cattura Del Soffio e Francesco De Carlo in Limbo.
Danza. Obiettivo degli spettacoli traslare la contrapposizione “Vero/ Falso” in quella “Passato/Presente” immaginandosi cinque nuovi classici che portano nel XXI secolo Shakespeare (i suoi due testi più noti Amleto e Romeo e Giulietta), la “Sagra della primavera” di Stravinskij e i due miti del ‘900 Pierpaolo Pasolini e Pina Bausch. Le corografie sono firmate da: michela lucenti (Hamlet Puppet), Roberto Zappalà (Romeo e Giulietta 1.1), Carlo Massari (Right), Laura Corradi (Vita morte e miracoli) e Chiara Frigo (Miss lala al Circo Fernando).
Programma completo sul sito www.spettacoloverona.it, www.comune.verona.it, sulla pagina facebook L’Altro Teatro Verona, sul profilo Instagram L’Altro Teatro Verona.Camploy.
Abbonamenti e biglietti. Dal 18.10 al 12.11 al via vendita abbonamenti al Box Office in via Pallone 16, dal lunedì al venerdì 9.30-12.30 /15.30–19 sabato 9.30/12.30 tel. 045/8011154.
Abbonamento completo: intero 154 euro, Over65 132/110 euro, convenzioni 121 (tutti i 14 spettacoli di teatro e danza).
Abbonamento solo teatro (9 titoli): intero 98 euro, Over65 84 euro, Under30 70 euro, convenzioni 77 euro
Abbonamento solo danza (5 titoli): intero 56 euro / Over65 48 euro / Under30 40 euro, convenzioni 44 euro.
Costo dei biglietti: dal 14 novembre al via la vendita, intero 14 euro, Over65 12 euro, Under30 10 euro, convenzioni 11 euro.
Biglietti on line su www.boxofficelive.it e www.myarteven.it
Il botteghino del Teatro Camploy sarà aperto la sera dello spettacolo a partire dalle 20 per l’acquisto dei soli biglietti.
Estate Teatrale Veronese: bilancio della stagione. Assessora Ugolini
Guarda la Conferenza Stampa di chiusura dell’Estate Teatrale Veronese 2022.