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Sistema Teatrale Veronese Comune di Verona
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ALICE IN WONDERLAND. A VERONA ARRIVA IL PAESE DELLE MERAVIGLIE

Dall’1 al 6 agosto, al Teatro Romano, 30 ballerini del Circus-Theatre Elysium di Kiev In un unico show danza, ginnastica acrobatica e arte circense

Acrobazie, costumi, luci e musiche. Il Paese delle Meraviglie alza il sipario. Alice e il Cappellaio Matto sono pronti a conquistare il palcoscenico del Teatro Romano di Verona con uno straordinario show. Dall’1 al 6 agosto, va in scena Alice in Wonderland tratto dal romanzo fantastico di Lewis Carrol del 1865, rielaborato nell’impianto estetico dal Circus-Theatre Elysium di Kiev. Prosegue il ricco cartellone di spettacoli dal vivo dell’Estate Teatrale Veronese.

Dopo il grande successo dello scorso anno, con tre settimane di tutto esaurito al Teatro Brancaccio di Roma, torna in Italia uno degli spettacoli più eccentrici degli ultimi anniCon un cast di 30 ballerini – acrobati la Compagnia rivendica l’autonomia del linguaggio di scena, esaltandolo con scelte scenotecniche avveniristiche senza tralasciarne, tuttavia, la funzione narrativa del racconto originario.

I personaggi – Alice, interpretata da Olga Sydorenko, il Cappellaio Matto da Denys Sakharov, il Bianconiglio da Alex Sakharov, La Regina di Cuori da Natalia Radchenko – appariranno davanti al pubblico nella loro interpretazione circense, sullo sfondo di impressionanti scene 3D. La musica darà il ritmo. La storia di Alice si arricchirà nella linea dell’amore, la ragazza, infatti, si innamorerà del Principe Azzurro ed entrambi gli eroi dovranno superare ostacoli inimmaginabili.

Un progetto artistico sofisticato ed elegante capace di raccontare l’onirico intrecciando molteplici discipline: la ginnastica acrobatica, la recitazione, la danza e l’arte circense. Produzione Light Can Dance, distribuzione MG Distribuzioni.

Biglietti in vendita al Box Office di via Pallone (Verona), così come online sui siti www.boxofficelive.it e www.boxol.it. Oppure la sera dello spettacolo, direttamente al botteghino del Teatro Romano dalle ore 20.

Nata nel 1948, per la volontà del Comune di Verona di rendere omaggio a William Shakespeare e sottolineare il legame tra il Bardo e la città scaligera, presente in Romeo e Giulietta, La Bisbetica domata e I due gentiluomini di Verona, l’Estate Teatrale Veronese è realizzata dal Comune di Verona – Assessorato alla Cultura in collaborazione con Arteven, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Veneto. Sponsor del Festival AGSM AIM, Banco BPM e Consorzio di Tutela Vini Lessini Durello.

PRELUDES for Juliet – 25 e 26 luglio al Teatro Romano

La grande danza arriva al Teatro Romano di Verona con Anbeta Toromani, Alessandro Macario e Amilcar Moret Gonzalez!

Parliamo con DAVIDE SACCO – drammaturgo e regista di ‘NAPOLEONE. La morte di Dio’

Davide Sacco, drammaturgo e regista in NAPOLEONE. La morte di Dio, ci porta all’interno dello spettacolo e del suo sviluppo. In scena il 28 e il 29 luglio al Teatro Romano di Verona.

LINO GUANCIALE IN SCENA A VERONA CON ‘NAPOLEONE. LA MORTE DI DIO’

Venerdì 28 e sabato 29 luglio al Teatro Romano diretto da Davide Sacco

Lino Guanciale torna a Verona con il suo ultimo spettacolo, pronto ad interpretare un figlio che ha perso il padre, forse Napoleone, forse un Dio, forse solo un uomoVenerdì 28 e sabato 29 luglio, al Teatro Romano, alle ore 21.15, va in scena ‘Napoleone. La morte di Dio’, scritto e diretto da Davide Sacco. Sul palcoscenico anche Simona Boo e Amedeo Carlo Capitanelli. Tra attualità e memoria storica, a partire dalle parole di Victor Hugo.

Parigi, 15 dicembre 1840. Sono passati vent’anni dalla morte di Napoleone, ma solo in questa freddissima giornata d’inverno viene concesso alle sue spoglie di tornare in patria e di essere tumulate nella chiesa de Les Invalides. La Francia, per la prima volta, si confronta con la memoria di un imperatore e di un uomo che aveva segnato la storia di una nazione e di un’epoca. Tra la folla accorsa ad assistere al funerale, anche un giovane Victor Hugo. Ne scriverà in un saggio denso e appassionato.

Partendo dalle parole di Hugo, Davide Sacco affronta il tema della morte dei padri. Riscrive e scrive con Victor Hugo ciò che accomuna gli uomini nel momento della perdita, costruisce un percorso polifonico sull’assenza degli eroi, delle divinità, dei padri. Lino Guanciale interpreta il figlio. Un percorso parallelo tra la costruzione del dolore e chi lo prova veramente, tra la messa in scena del soffrire e chi soffre.

Le scene sono di Luigi Sacco, le luci di Andrea Pistoia. Produzione LVF – Teatro Manini di Narni.

Biglietti in vendita al Box Office di via Pallone, così come online sui siti www.boxofficelive.it e www.boxol.itOppure la sera dello spettacolo, direttamente al botteghino del Teatro Romano dalle ore 20.

Nata nel 1948, per la volontà del Comune di Verona di rendere omaggio a William Shakespeare e sottolineare il legame tra il Bardo e la città scaligera, presente in Romeo e Giulietta, La Bisbetica domata e I due gentiluomini di Verona, l’Estate Teatrale Veronese è realizzata dal Comune di Verona – Assessorato alla Cultura in collaborazione con Arteven, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Veneto. Sponsor del Festival AGSM AIM, Banco BPM e Consorzio di Tutela Vini Lessini Durello.

ESTATE TEATRALE VERONESE. AL VIA IL PROGETTO INCLUSIVO ‘TUTTI A TEATRO’

Con Fondazione Banca Popolare di Verona e Banco Bpm 150 biglietti omaggio per le persone fragili e in difficoltà economica

Cultura e spettacolo, accessibili a tutti. Grazie all’accordo siglato tra il Comune di VeronaFondazione Banca Popolare di Verona e Banco Bpm, l’Estate Teatrale Veronese è sempre più inclusiva. E spalanca i cancelli del Teatro Romano alle persone fragili e in difficoltà economica, ma desiderose di prendere parte ad una serata di prosa o danza in uno dei contenitori culturali più prestigiosi della città.

Dal mese di agosto prenderà il via il progetto ‘Tutti a teatro’, obiettivo abbattere le barriere economiche e cognitive, oltre agli stereotipi, in grado di tenere lontane le persone svantaggiate dalla vita culturale. Otto serate, ben 150 biglietti destinati agli utenti delle cooperative e associazioni di assistenza del territorio, uomini e donne seguiti dai Servizi Sociali del Comune, in base a regole trasparenti volte ad assicurare la parità di trattamento.

Quattro i titoli selezionati: per la danza Giulietta e Romeo del Balletto di Roma che si terrà l’8-9 agosto, mentre per la prosa Romeo e Giulietta #generazionesacrificio l’1 e 2 settembre, Shakespeare and me con Andrea Pennacchi il 6 e 7 settembre, Medea di Euripide il 12 e 13 settembre.

Il progetto, reso possibile grazie al contributo di Fondazione Banca Popolare di Verona e Banco Bpm, non si limita alla gratuità dei titoli di ingresso, ma prevede un vero e proprio servizio di accompagnamento e mediazione culturale, che renderà accessibili gli spettacoli anche dal punto di vista cognitivo e potrà migliorare il gradimento da parte degli spettatori. Questo servizio sarà gestito dall’Associazione Mine Vaganti- Spazio Teatro Giovani, che a sua volta formerà e inserirà persone nel ruolo di accompagnatore e mediatore. 

L’accordo è stato presentato, questa mattina, a Palazzo Barbieri dall’assessora alla Cultura Marta Ugolini, insieme al direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese Carlo Mangolini, l’assessora alle Politiche sociali Luisa Ceni, per Fondazione Banca Popolare di Verona e Banco Bpm Andrea Marconi, per Spazio Teatro Giovani Zorzi Camilla e Silvia Masotti.

Il teatro è cultura, e la cultura deve saper far rete con l’istruzione, il sociale, le politiche giovanili. Far sì che le persone possano venire a teatro significa contribuire ad arricchire il loro bagaglio di conoscenze, così come la consapevolezza che hanno di se stessi– spiega l’assessora Marta Ugolini -. Grazie a partner importanti diamo il via a questo progetto pilota che ci permetterà di creare nuove occasioni per chi generalmente non ha la possibilità di vedere uno spettacolo dal vivo. Ma non solo, queste persone verranno accompagnate per comprendere il valore e il significato di ogni progetto artistico”.

Faremo toccare con mano la bellezza – spiega l’assessora Luisa Ceni -. Tante persone vedono il teatro come superfluo, ma perché non riescono nemmeno a soddisfare i loro bisogni primari. Far sì che questi cittadini possano sentirsi parte della comunità e riservare loro un posto in platea significa rovesciare ogni paradigma. Tra le associazioni già contattate è emerso un grandissimo entusiasmo per un progetto pilota che ha un valore altissimo e che ci auguriamo possa proseguire nel tempo”.

Tra gli obiettivi di Agenda 2030 c’è il benessere del cittadino – aggiunge il direttore Carlo Mangolini . E il teatro è una delle strade da percorrere per arrivare a questo traguardo. C’è sempre più bisogno di creare e rigenerare senso di comunità, attraverso la bellezza dell’arte e della cultura. Ed è ciò che l’Estate Teatrale Veronese sta facendo. Questo progetto attesta che la collaborazione con aziende, privati, fondazioni può generare qualcosa di fondamentale per la crescita di una società”.

Il progetto – afferma AndreaMarconi di Fondazione Banca Popolare di Verona- Banco Bpm – è in grado di contribuire alla realizzazione di obiettivi di inclusione sociale e di accrescere così il benessere delle persone, in linea con la missione della Fondazione, orientata alla responsabilità sociale. E’ ormai accertato infatti che la fruizione della cultura ha effetti positivi sulla vita delle persone in quanto la arricchisce di momenti di svago e di condivisione”.

“La nostra presenza all’interno del progetto ha come obiettivo quello di fornire agli utenti coinvolti elementi utili a trasformare la visione dello spettacolo teatrale in un’esperienza collettiva. Gli spettatori verranno accompagnati nella visione attraverso un momento di confronto e di avvicinamento ai temi dello spettacolo e un momento di raccolta impressioni e elaborazione dei temi alla fine della visione. A ciascuna delle otto serate di spettacolo saranno inoltre presenti giovani mediatori, allievi di Spazio Teatro Giovani, per facilitare la relazione e lo scambio, attraverso i contenuti proposti dagli eventi teatrali, e rendere così il teatro un luogo di incontro, scambio, conoscenza” concludono Silvia Masotti e Camilla Zorzi di Spazio Teatro Giovani.

L’Estate Teatrale Veronese è realizzata dal Comune di Verona, in collaborazione con Arteven, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Veneto. 

Intervista ad Anbeta Toromani, ballerina in PRELUDES FOR JULIET

PRELUDES FOR JULIET il 25 e il 26 luglio al Teatro Romano di Verona.

SHAKESPEARE IN WALTZ nell’incredibile scenario del Museo degli Affreschi ‘G.B Cavalcaselle’

Tre eventi distinti ma condotti tutti da un grande tema: il Bardo. Nella splendida location del Museo degli Affreschi di Verona, in scena dal 22 al 24, SHAKESPEARE IN WALTZ. Spettacolo e partecipazione all’insegna del benessere psico-fisico.

Immergiti nell’esperienza di Ballroom!

Ballroom dal 22 al 24 luglio. Tre serate incredibili in una cornice magica come quella del Museo Maffeiano di Verona. Abbiamo ballato, ci siamo guardati, ci siamo parlati e ci siamo ascoltati. Tutto questo è stato Ballroom. Un’esperienza da cui non volevamo più andare via.

Rivivi a Verona il mito di Giulietta e Romeo

Un passo a due tra danza e musica, assieme a due grandi talenti: Anbeta Toromani e Costanza Principe. E a due eccezionali ballerini: Alessandro Macario e Amilcar Moret Gonzalez. Appuntamento al Teatro Romano il 25 e 26 luglio, alle ore 21.15.

ANBETA TOROMANI E COSTANZA PRINCIPE, DUE STELLE PRONTE A RIEVOCARE IL MITO DI GIULIETTA

Al Teatro Romano di Verona, il 25 e 26 luglio, un passo a due tra danza e musica

Un passo a due tra musica e danza, capace di far parlare il corpo e arrivare ai cuori. Facendo rivivere il mito di Giulietta, proprio nella città dell’amore. Anbeta Toromani, stella nata sotto ai riflettori di Amici, oggi prima ballerina sui più importanti palcoscenici italiani, porta al Teatro Romano di Verona Preludes for Juliet. Assieme a lei Costanza Principe, pianista d’eccezione. E due dei migliori ballerini del panorama nazionale: Alessandro Macario e Amilcar Moret Gonzalez.

Martedì 25 e mercoledì 26 luglio, alle ore 21.15, si apre la sezione danza dell’Estate Teatrale Veronese. Un omaggio a Shakespeare con le coreografie di Massimo Moricone, su alcune delle più belle pagine pianistiche di Chopin, Debussy, Bache Rachmaninov eseguite dal vivo. Costumi di Luca Dall’Alpi e disegno luci di Claudio Schmid.

Un mito senza tempo, quello dei due innamorati di Verona, che non conosce fine. Dopo la poesia dei preludi di Chopin, perfetta celebrazione dell’amore romantico, l’8 e 9 agosto il Balletto di Roma darà vita alla riscrittura coreografata da Fabrizio Monteverde di Giulietta e Romeo. Considerato ormai un titolo classico nel repertorio della compagnia, arriverà a Teatro Romano in una nuova edizione interpretata da Paolo Barbonaglia e Carola Puddu. La grande danza pronta ad incantare il pubblico.

L’arte coreutica sarà un omaggio ai 75 anni del Festival Shakespeariano, unico in Italia e secondo in Europa solamente a Stratford-upon-Avon. Un traguardo prestigioso, un anniversario che simboleggia la storia e il legame tra la città scaligera e il Bardo.

Nata nel 1948, per la volontà del Comune di Verona di rendere omaggio a William Shakespeare e sottolineare il legame tra il Bardo e la città scaligera, presente in Romeo e Giulietta, La Bisbetica domata e I due gentiluomini di Verona, l’Estate Teatrale Veronese è realizzata dal Comune di Verona – Assessorato alla Cultura in collaborazione con Arteven, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Veneto. Sponsor del Festival AGSM AIM, Banco BPM e Consorzio di Tutela Vini Lessini Durello.

Biglietti in vendita al Box Office di via Pallone o sul sito www.boxol.it. Tutte le informazioni sul sito www.spettacoloverona.it. Curiosità, approfondimenti e date sui canali Facebook, Instagram e Youtube dell’Estate Teatrale Veronese.

Note di regia di Massimo Moricone

Ho accettato con grande curiosità, l’invito a ideare questa serata di danza e musica per pianoforte. E di farlo con tre dei danzatori che più mi sono vicini e con i quali mi sono trovato più volte a lavorare su progetti diversi, così da stabilire nel tempo, con ciascuno di loro, un’intesa profonda, sicuramente artistica ma immancabilmente anche umana: Anbeta, Alessandro e Amilcar sono i tre artisti sui quali ho pensato e costruito lo spettacolo.

Preludes ha una struttura performativa aperta che, come suggerisce il titolo, prelude a una realizzazione imminente. Una forma in divenire, in continua mutazione che mi ha permesso – e permetterà ancora nelle repliche future – di raccogliere ed assemblare lavori sparsi, per l’occasione riadattati, ampliati o creati ex novo, tutti con la particolarità di una proiezione diretta della partitura musicale sulla struttura coreografica. Non solo di natura matematica, anzi principalmente di ispirazione ora sensoriale, ora autobiografica, o di sfida alle categorie di tempo e spazio. O di tutte queste possibilità insieme.

Ecco dunque la selezione di alcuni tra i più celebri preludi di Chopin, offrirsi alla solennità del ricordo di un grande Maestro, o riscoprire, nel Fauno di Debussy, l’attrazione tra i due protagonisti attraverso la sostituzione delle simbologie dell’eros, o infine, nella Ciaccona di Bach, che Ferruccio Busoni riscrive e trasforma, configurarsi il terreno impervio per una fuga coreografica, tradita nel suo apparente astrattismo, dal continuo affiorare della narrazione di una fisicità esaltata e straziante.

Cesura al flusso sonoro del pianoforte, scopriamo, al centro della serata, un’isola di solo ritmo dove i corpi danzanti riempiono la scena sul battito, informale ma implacabile, di un metronomo.

ASPETTANDO RE LEAR – 20 e 21 luglio

Un testo impegnativo. Un cast d’eccezione. Un palcoscenico che diventa museo a cielo aperto. E un finale a sorpresa! Aspettando Re Lear ha conquistato il pubblico del Teatro Romano di Verona. Nei prossimi mesi sarà un successo in tutta Italia!

L’ESTATE TEATRALE VERONESE PORTA NEI MUSEI LA DANZA DI MARCELLA GALBUSERA CHIARA FRIGO

DAL 22 AL 24 LUGLIO BALLERINI E MUSICISTI RENDERANNO PROTAGONISTA IL PUBBLICO

La danza conquista i musei cittadini. Il Lapidario Maffeiano e il Cavalcaselle -Tomba di Giulietta diventano ‘palcoscenico’ per il 75° Festival Shakespeariano. Per un intero weekend, gli spazi espositivi della città coinvolgeranno il pubblico in spettacoli dal vivo. L’Estate Teatrale Veronese, realizzata dal Comune di Verona, in collaborazione con Arteven, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Veneto, allarga gli orizzonti. Per un Festival diffuso, in grado di coinvolgere l’intera città.

Sabato 22, domenica 23 e lunedì 24 luglio, Shakespeare in Waltz e Ballroom regaleranno al pubblico un’esperienza unica. Durante le tre serate, alle ore 19, al Museo Cavalcaselle- Tomba di Giulietta, Arte3 porterà in scena creazioni musicali dal vivo e ritmi storici del valzer, fino alle più recenti contaminazioni jazz e popolari-contemporanee. Interpreti del progetto di Marcella Galbusera, saranno Marco Arzenton, Lucrezia Gabrieli, Marco Mantovani e Manuela Padovani
 su musiche eseguite dal vivo da Stefano Benini ed Enrico Terragnoli
, col digital sound di Massimo Rubulotta. Alle ore 21 i riflettori si sposteranno, invece, nel cortile del Museo Lapidario Maffeiano dove Chiara Frigo, coreografa e co-direttrice artistica di Zebra Cultural Zoo, celebrerà, assieme al pubblico e a 30 interpreti, i dieci anni di Ballroom.

Shakespeare in Waltz. Dopo una prima parte col pubblico nel ruolo di spettatore, ci saranno momenti partecipativi che vedranno gli spettatori prendere attivamente parte alle tre kermesse su valzer ora della tradizione, ora contaminati dal jazz, dal contemporaneo e dal folclorico. Il pubblico reinterpreterà, in libertà, coi movimenti del corpo suggeriti dalla propria sensibilità creativa, i temi delle opere trattate. Il primo appuntamento, il 22 luglio, ha per sottotitolo “Gran valzer” ed è liberamente ispirato a “Romeo e Giulietta”. A dispetto della storia tragica è un inno alla gioia e alla spensieratezza incentrato su un gran ballo dove sboccia un amore puro e rarefatto, antidoto all’odio e alla rivalità che serpeggiano nell’aria. Il secondo, il 23 luglio, “Come vento”, è liberamente ispirato alla “Tempesta” ed è giocato sulla contrapposizione tra Ariel, delicato nel suo librarsi in aria, e Calibano, pesante e sgradevole nel suo essere dominato da passioni basse. Il terzo, il 24 luglio, è liberamente ispirato al “Sogno di una notte di mezza estate”. Dagli artigiani che mettono in scena la storia di Piramo e Tisbe lo spunto per mettere in luce i legami tra realtà e ideali, ragione e istinto, comico e triste che vivono in ognuno noi e per riflettere sul labile confine tra realtà e fantasia.

BallroomUna performance, ogni volta diversa, che sviluppa l’idea di un movimento inclusivo ed intergenerazionale, capace di far danzare gli spettatori con i performer. Per la speciale versione veronese saranno coinvolti 30 interpreti, provenienti da tutta Italia. Rivolta a persone idealmente comprese tra i 15 e 99 anni, Ballroom è un’esperienza di formazione e di trasmissione tra le generazioni. Ballroom si struttura sulla base di una play-list in cui ogni singola canzone diventa il tema di un quadro. La play-list può cambiare da una serata all’altra e al termine è previsto un Dj set che apre la serata ad una danza collettiva. I linguaggi usati sono quelli del movimento, della performance live e della parola. I brevi testi, condivisi dai performer con uno spettatore alla volta, hanno carattere autobiografico e rappresentano un percorso drammaturgico per evocare negli spettatori ricordi e memorie di eventi che hanno segnato le loro vite. Un rettangolo di sedie è la cornice in cui la performance prende vita: la sala da ballo come contenitore della memoria, amori e passioni vissute, oppure semplicemente sfiorate, fuggevoli apparizioni di partner osservati dalla distanza di una sedia posta all’altro estremo di una stanza. In un’atmosfera carica di intimità, gli spettatori compiono un viaggio nei loro ricordi grazie all’empatia che si crea con gli interpreti. E così, la semplice geometria di un luogo si trasforma in una sala da ballo, quell’immaginario collettivo di una tradizione ormai perduta, che qui si arricchisce di elementi pop e di richiami al mondo dello speed dating. Ballroom è un progetto di inclusione che si fonda su un piano orizzontale e pone al centro la relazione umana, il desiderio di parlare a tutti, il coraggio di osare, agire e compiere un cambiamento.

Tutte le informazioni relative alla biglietteria, così come il programma completo sono disponibili sul sito www.spettacoloverona.it. Biglietti in prevendita al Box Office di via Pallone e sul sul sito www.boxol.it.

Curiosità, approfondimenti e date sui canali Facebook, Instagram e Youtube dell’Estate Teatrale Veronese. 

Intervista ad Alessandro Preziosi – regista e attore in ASPETTANDO RE LEAR

Alessandro Preziosi, dopo le letture sceniche degli anni scorsi, porta all’Estate Teatrale Veronese uno spettacolo multidisciplinare. Un progetto artistico in cui si fondono prosa e arte. Prendono vita i meravigliosi materiali di scena e i costumi del Maestro Michelangelo Pistoletto. Nel cast anche Nando Paone, Roberto Manzi, Federica Fresco e Valerio Ameli!

In scena il 20 e il 21 luglio al Teatro Romano di Verona!

Daniel Norgren al Teatro Romano di Verona!

Il 16 luglio 2023 Daniel Norgren ha incantato il Teatro Romano di Verona! Ascolta la sua musica e rivivi quei magici momenti.

Sul palcoscenico del Teatro Romano ‘Le allegre comari di Windsor’

Due serate di grande entusiasmo. Dal backstage al palcoscenico. Una prima nazionale che farà parlare per molto tempo! Riviviamo insieme i più bei momenti de Le allegre comari di Windsor!


Intervista ad Andrea Chiodi – regista in Le Allegre Comari di Windsor

Il 13 e il 14 luglio un grande debutto per Le Allegre Comari di Windsor al Teatro Romano di Verona! Parliamo con il regista!

Due chiacchiere con Davide Falbo, Falstaff in Le allegre comari di Windsor

Un Falstaff diverso, con la forza e l’energia giovanile! Davide Falbo ci racconta Le Allegre Comari di Windsor per la regia di Andrea Chiodi!

DANIEL NORGREN, AUTORE DELLA COLONNA SONORA DEL FILM ‘LE OTTO MONTAGNE’, DEBUTTA AL TEATRO ROMANO DI VERONA

LA SERATA SARA’ DEDICATA AL CONSIGLIERE COMUNALE CLAUDIO BASSI

Daniel Norgren, cantautore svedese, compositore della colonna sonora del film ‘Le Otto montagne’, sale per la prima volta sul palcoscenico del Teatro Romano di Verona. Domani, domenica 16 luglio, alle ore 21.15, la grande musica internazionale torna protagonista. Nel ricordo del consigliere comunale Claudio Bassi, recentemente scomparso.

Per volontà dell’Amministrazione comunale, della direzione artistica e degli organizzatori la serata inizierà con un ricordo al compianto medico chirurgo, cantautore, grande cultore di musica.

Si chiuderà così Rumors Festival, sezione musicale dell’Estate Teatrale Veronese 2023, realizzata dal Comune di Verona – Assessorato alla Cultura in collaborazione con IMARTS, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Veneto.

Norgren arriverà a Verona dopo l’enorme successo ottenuto per la collaborazione per il film di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch tratto dal libro di Paolo Cognetti. ‘Le Otto Montagne’, interpretato da Alessandro Borghi e Luca Marinelli, è caratterizzato da una colonna sonora struggente.


Daniel Norgren, classe 1983, fa il suo debutto sulla scena musicale nel 2007 con “Kerosene Dreams”. Nel 2008 segue “Outskirt” questo secondo lavoro attira ben presto l’attenzione del pubblico e di un folto numero di appassionati di blues. Nel 2010 viene pubblicato “Horrifying Deatheating Bloodspider” e Norgren riceve la nomina a cantante e compositore svedese dell’anno. A fine 2011 segue un Ep di 6 tracce, “Black Vultures”, che contiene “Going Home Finally” che raccoglie l’interesse della BBC. Nei primi mesi del 2013 rilascia “Buck”, a cui segue un nuovo tour europeo. “Alabursy”, il suo quinto album pubblicato ad aprile 2015, viene accolto con entusiasmo sia dalla stampa sia dal pubblico che lo acclama come uno dei lavori più interessanti dell’anno. A ottobre 2015 esce “The Green Stone”, un disco molto personale che evoca le immagini familiari di Norgen: la sua casa, le persone che ama e degli affetti di cui sente la mancanza. Nel 2019 esce “Wooh Dang” e Onda Rock lo descrive così: “Daniel Norgren è uno dei tasselli mancanti della musica folk-rock americana, forse perché lui non è affatto americano, ma svedese, anche se “Wooh Dang” è il perfetto esempio di album ispirato dalla liturgia poetica di Bob Dylan, dalla rabbia sorda di Neil Young e dal nostalgico rock- blues alla Black Keys”.


Ultimi biglietti in vendita su www.ticketone.it o a Teatro Romano, nella sera dello spettacolo, dalle ore 20. Curiosità, approfondimenti sui canali Facebook, Instagram e Youtube dell’Estate Teatrale Veronese.