TORNANO I GRANDI ALLESTIMENTI SHAKESPEARIANI E I CLASSICI.
GIUGNO IL MESE DELLA MUSICA JAZZ E DI RUMORS. AD AGOSTO PROTAGONISTA LA DANZA.
DAL 21 GIUGNO, OLTRE 50 SERATE DI SPETTACOLO CON ARTISTI ITALIANI E INTERNAZIONALI.
La stagione del Raccolto chiude il triennio della rinascita firmato dal direttore artistico
Carlo Mangolini
Verona, dal 21 giugno al 20 settembre 2024
Un intreccio indissolubile. Teatro, danza e musica tornano al Teatro Romano di Verona per la 76a Estate Teatrale Veronese. Grande protagonista Shakespeare con i suoi testi più celebri: Amleto, Romeo e Giulietta, Sogno di una notte di mezza estate. Dal 21 giugno al 20 settembre il Festival porta a Verona tre mesi di eventi con 15 prime nazionali e 7 coproduzioni. Ben 52 serate di spettacolo dal vivo. Novità 2024 sarà il ritorno dei grandi allestimenti shakespeariani e classici, firmati da registi di fama nazionale e internazionale. E ancora le sonorità del mondo, con un tocco al femminile, e la centralità delle nuove generazioni, con il terzo atto del progetto su Romeo e Giulietta. Grande attenzione anche per gli artisti del territorio, nel teatro come nella danza.
L’Estate Teatrale Veronese 2024 completerà il fortunato triennio della rinascita, firmato dal direttore artistico Carlo Mangolini. Un ritorno alla normalità post pandemia. Dopo gli anni faticosi della SEMINA (2022) e quelli esaltanti della FIORITURA (2023), la stagione approda finalmente al meritato RACCOLTO. Innesti tra classico e contemporaneo permetteranno di abbandonare le forme sceniche monologanti e gli allestimenti ridotti, a favore di compagnie numerose e di regie di qualità.
Nata nel 1948, per la volontà del Comune di Verona di rendere omaggio a William Shakespeare e sottolinearne il legame con la città scaligera, presente in Romeo e Giulietta, La Bisbetica domata e I due gentiluomini di Verona, l’Estate Teatrale Veronese è realizzata dal Comune di Verona – Assessorato alla Cultura in collaborazione con Arteven, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Veneto. Sponsor del Festival AGSM AIM e Banco BPM.
ARTISTI
Il programma della settantaseiesima edizione, la quinta firmata dal direttore artistico Carlo Mangolini, vedrà sul palcoscenico del Teatro Romano, per la sezione teatro, alcuni tra i migliori attori italiani del momento come Francesco Montanari, Lodo Guenzi, Francesco Acquaroli, Federica Rosellini, Arianna Scommegna, Sara Putignano e l’eterno Franco Branciaroli, ma anche registi di primo livello quali Filippo Dini, Paul Curran, Serena Sinigaglia, Veronica Cruciani, Davide Sacco e Paolo Valerio. Ad accendere la musica saranno, invece, Vinicio Capossela, Mario Biondi, Elio e le storie tese, Paolo Fresu, Uri Caine, Jan Garbarek, Fatoumata Diawara, Ana Carla Maza e Marisa Monte. Infine, per la danza la compagnia COB Opus Ballet con un nuovo allestimento shakespeariano firmato da Davide Bombana, Chiara Frigo con un inedito progetto di comunità e l’immancabile energia dei Momix.
LOCATION
Come un raccolto abbondante, ricco di tanti sapori, il programma del festival andrà ad abitare luoghi suggestivi di una Verona tutta da scoprire, nella sua folgorante bellezza, fatta di spazi ampi ed accoglienti ma anche di un’inedita intimità. Protagonisti alcuni preziosi compagni di viaggio, che hanno scelto di condividere con la direzione artistica altri sguardi e nuove visioni. Un Festival che prova a sorprendere, puntando sulla qualità degli interpreti e sulla forza evocativa degli allestimenti scenici, per consolidare il coinvolgimento degli spettatori, veronesi e non, con l’intento di rilanciare appieno l’incanto dello spettacolo dal vivo attraverso un fertile dialogo tra le arti. Al Teatro Romano, sede storica del Festival, si affiancheranno il Bastione delle Maddalene e l’intero Quartiere di Veronetta, suggestive location che ospiteranno progetti legati al teatro contemporaneo. Dopo il successo dello scorso anno si rinnova la centralità del Bardo sia nella danza che nella sezione internazionale del Verona Shakespeare Fringe, realizzato in collaborazione con il Centro Skenè dell’Università di Verona e il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. In agosto, al Camploy arriveranno prestigiose realtà provenienti da tutto il mondo.
“Il teatro è partecipazione, condivisione, crescita personale e comunitaria – dichiara l’assessora alla Cultura del Comune di Verona Marta Ugolini -. Con questo spirito abbiamo condiviso con il direttore Mangolini il cartellone 2024 dell’Estate Teatrale Veronese. Un programma che porta al Teatro Romano, in una sola volta, i tre titoli più noti della produzione shakespeariana, quali ‘Amleto’, ‘Romeo e Giulietta’ e ‘Sogno di una notte di mezza estate”, tra teatro e danza, per allargare la platea e intercettare pubblici sempre più numerosi e di diversa provenienza. Grazie al sostegno del Banco BPM e di Fondazione Banca Popolare di Verona, confermiamo il progetto ‘Tutti a teatro’, con l’obiettivo di accogliere al Teatro Romano persone fragili e in difficoltà, offrendo loro l’occasione di vivere l’entusiasmante esperienza dello spettacolo dal vivo. Puntiamo, inoltre, su nuove location come il Bastione delle Maddalene, per offrire sguardi inediti sulla città e per fare delle mura cittadine dei luoghi di connessione, anziché dei baluardi difensivi. Valorizzazione dei luoghi, collaborazioni qualificate con i partner privati, partnership autorevoli sul fronte organizzativo e culturale, dialogo con l’Università, con il mondo associativo e con le realtà del sociale, sono tutte manifestazioni di un approccio generativo alla cultura che l’Amministrazione comunale sta cercando di costruire in questi anni. Abbiamo investito in risorse, idee e relazioni, per valorizzare al meglio il nostro Festival, con l’auspicio che si riesca ad ispirare empatia, ad educare su tematiche complesse e a connettere tra loro le persone che assistono agli spettacoli, creando in definitiva un tessuto civico più forte e vibrante”.
“Quella del 2024 è per me la chiusura di un cerchio – afferma il direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese Carlo Mangolini -. Sono stati cinque anni entusiasmanti che, come tutti, mi hanno messo duramente alla prova nel delicato biennio pandemico, destabilizzante ma anche sorprendente da tanti punti di vista. Un periodo extra ordinario che è stato ampiamente ripagato dall’agognato ritorno alla normalità che tante emozioni ha regalato a pubblico ed artisti. Un lungo percorso, che ha portato a completare un triennio nato nel segno della Regina Mab, con l’auspicio di raccogliere i frutti di un grande lavoro portato avanti con fatica e con passione. Ecco dunque un programma che celebra al meglio la gloriosa tradizione shakespeariana, con allestimenti all’altezza del palcoscenico del Teatro Romano; che raddoppia i titoli classici, seguiti con crescente interesse e partecipazione negli ultimi anni; che punta sulla valorizzazione dei migliori talenti del territorio, ma che al contempo guarda all’Europa e al Mondo per accogliere le nuove frontiere del teatro shakespeariano e della musica etnica d’autore. Una stagione che si completa per aprirne una nuova, puntando sulle tante sfide che aspettano Verona e il futuro di un festival in piena salute, che vuole essere sempre più internazionale, inclusivo, accogliente, in grado di offrire al suo pubblico non solo intrattenimento ma l’esperienza umana e civica che il teatro continua ad essere da secoli”.
TEATRO
La programmazione dedicata al TEATRO si suddivide in due sezioni: il FESTIVAL SHAKESPEARIANO, nucleo centrale del cartellone, frutto di un impasto di codici che rimettono al centro la scrittura originale, anche in dialogo con la musica e la danza, puntando tutto sul teatro di regia e sulla sezione internazionale del Verona Shakespeare Fringe; e poi il SETTEMBRE CLASSICO, la parte del calendario dedicata al teatro antico, che quest’anno si arricchisce di un altro titolo e rilancia anche il teatro goldoniano.
Progetto fondativo e anima primigenia dell’Estate Teatrale Veronese il FESTIVAL SHAKESPEARIANO tornerà ad abitare il Teatro Romano, e per la prima volta il Bastione delle Maddalene, con cinque titoli di cui tre presentati in prima nazionale.
Il 4 e 5 luglio grande inaugurazione al Teatro Romano con la prima assoluta della nuova versione di AMLETO adattata e diretta da Davide Sacco, una delle voci emergenti della drammaturgia e della regia italiana, con protagonista Francesco Montanari. Un allestimento hard rock che attualizza il più celebre dramma del Bardo, anche grazie alle musiche originali composte per l’occasione da uno dei frontman più carismatici della musica italiana come Francesco Sarcina. Con loro un nutrito cast di attori d’eccellenza, tra i quali spiccano i nomi di Francesco Acquaroli e Sara Bertelà e la partecipazione straordinaria di Franco Branciaroli. Il programma del Romano proseguirà con un dittico incentrato sulla storia d’amore più famosa di tutti i tempi. Da un lato il 17 luglio andrà in scena una nuova versione di ROMEO E GIULIETTA con i giovani attori diplomati alla Scuola del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, dall’altro il 18 luglio verrà presentato AFTER JULIET di Sharman Macdonald, ideale prosecuzione del dramma shakespeariano che inizia proprio dove finisce l’altro testo, raccontando con intensità visionaria e lampi di black humor l’amore tra Benvolio, il migliore amico di Romeo, e Rosalina, la cugina di Giulietta. Un’opera legata a doppio filo ai celebri innamorati veronesi, presentata per la prima volta sul palco del Teatro Romano con la regia di Filippo Dini. Questo doppio allestimento chiude il progetto sul mito di Romeo e Giulietta raccontato dalle nuove generazioni, che nel corso del triennio ha visto andare in scena anche “R+G” (2022) e “Romeo e Giulietta # generazionesacrificio” (2023). Dal 10 al 13 luglio abiterà invece il Bastione delle Maddalene il progetto di Casa Shakespeare WELFARE LEAR, firmato da Solimano Pontarollo e Andrea de Manincor, che indaga il tema della vecchiaia e dell’accudimento, con protagonista il volto familiare di Ugo Pagliai. Si tornerà al Teatro Romano con il quinto titolo shakespeariano, la brillante commedia MOLTO RUMORE PER NULLA, in scena in prima nazionale il 25 e 26 luglio, che seguirà le vicende di due coppie di innamorati alle prese con una serie di situazioni assurde e impossibili, prima di poter giungere al tanto agognato lieto fine. Protagonisti Lodo Guenzi e Sara Putignano diretti da Veronica Cruciani, produce La Pirandelliana con il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale.
Chiuderà il cartellone dedicato a Shakespeare la quarta edizione del VERONA SHAKESPEARE FRINGE che, dal 22 al 29 agosto, porterà al Teatro Camploy 8 proposte internazionali, in prima nazionale ed in lingua originale, accompagnate dalla Shakespeare Summer School dell’Università di Verona, per affiancare alla pratica di palcoscenico anche una sezione di studio e approfondimento sulle opere del grande autore e sulla loro inesauribile attualità. Il cartellone del 2024, realizzato in collaborazione con il Centro di ricerca interdisciplinare sul teatro Skenè dei dipartimenti di Lingue e Letterature Straniere e Culture e Civiltà dell’Università di Verona e il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, qualifica ulteriormente la proposta grazie ad artisti di assoluto prestigio quali l’iraniano Ebrahim Poshtkoohi e il taiwanese Wu Hsing-Kuo.
Dopo lo strepitoso successo ottenuto la scorsa estate da “Medea” si arricchisce quest’anno il programma del SETTEMBRE CLASSICO, aprendosi anche al teatro goldoniano con il SIOR TODERO BRONTOLON, prodotto dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia assieme a CTB Centro Teatrale Bresciano e Gli Incamminati, con protagonista Franco Branciaroli diretto da Paolo Valerio. Tornerà dunque a Verona in prima nazionale, il 4 e 5 settembre, l’esilarante ritratto del despota di una famiglia patriarcale, nella quale chiunque deve dipendere da lui e dai suoi repentini sbalzi di umore. Immancabile l’appuntamento annuale con il teatro antico proposto dalla Fondazione INDA che dal Teatro Greco di Siracusa porterà al Teatro Romano di Verona l’11 e 12 settembre la FEDRA (Ippolito portatore di corona) di Euripide diretta dal regista scozzese Paul Curran, uno dei nomi più quotati oggi nel mondo della lirica.
Echi classici anche per ELETTRA di Hugo von Hofmannsthal, riscrittura novecentesca dell’opera di Euripide dedicata dall’autore a Eleonora Duse, che però non ha mai recitato nel ruolo pensato per lei. Un omaggio alla potenza catalizzatrice della “divina” come musa ispiratrice, nel centenario dalla sua morte. Una nuova versione diretta da Serena Sinigaglia per il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, in scena al Teatro Romano in chiusura di festival il 19 e 20 settembre, con due straordinarie protagoniste come Federica Rosellini e Arianna Scommegna, rispettivamente nei ruoli di Elettra e Clitennestra.
ll 7 e 8 settembre, infine, le vie del Quartiere di Veronetta saranno animate da Babilonia Teatri con POLIS/CITY/CITTA’ che, a partire da “La Repubblica” di Platone e dal concetto di città ideale, si interrogheranno su quali siano le caratteristiche della città in cui abitiamo, coinvolgendo in prima persona gli studenti dell’Università di Verona.
DANZA
La sezione danza del 2024 sarà nel segno di Shakespeare, con un cartellone che prova a portare sul corpo storie e personaggi senza tempo. Il FESTIVAL SHAKESPEARIANO in danza avrà il suo fiore all’occhiello nel nuovo progetto coreografico di COB Compagnia Opus Ballet firmato da Davide Bombana. In scena al Teatro Romano l’1 e 2 agosto verrà presentata una versione del SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE di sapore beckettiano dove, tra realtà e allucinazione, un gruppo di danzatori saranno chiamati ad impersonare a turno ora un ruolo ora un altro, dando vita ad un gioco imprevedibile e vivace, capace di toccare il cuore dello spettatore. Di tutt’altro sapore il progetto proposto da Chiara Frigo che, ispirandosi alla figura shakespeariana della Dark Lady, darà vita il 27 e 28 luglio al progetto multidisciplinare BLACKBIRD. Si tratta di un’esperienza di arte partecipata che coinvolgerà 9 performer (per lo più under 35) e 99 spettatori. Attraverso uno score coreografico artisti e comunità locali si incontreranno al tramonto con il fine di attivare processi di creazione collettiva. Ultimo titolo evento, in programma al Teatro Romano dal 5 al 17 agosto (escluso l’11 agosto), l’omaggio a Verona dei Momix. La celebra compagnia di danzatori acrobati che tanto ha donato al pubblico della città scaligera, tornerà con un nuovo medley dei loro più iconici pezzi.
MUSICA
In campo musicale si sviluppa la collaborazione con Eventi Verona per le due stagioni di VERONA JAZZ e RUMORS FESTIVAL, la prima curata da Ivano Massignan, la seconda da Elisabetta Fadini.
Quattro gli artisti italiani e sei le presenze internazionali previste al Teatro Romano, tra i grandi maestri del jazz, suadenti vocalità femminili della world music e due cantautori di razza. Per il jazz ci saranno Paolo Fresu con il pianista americano Uri Caine il 21 giugno, il sassofonista norvegese Jan Garbarek con il suo gruppo e featuring il batterista indiano Trilok Gurtu il 22 giugno, la violoncellista e cantante cubana Ana Carla Maza il 23 giugno e il 24 giugno l’inconfondibile voce di Mario Biondi. Mentre per Rumors tornano a Verona il 30 giugno Elio e le Storie Tese e il 27 luglio Vinicio Capossela, con un nuovo progetto, e debuttano due autentiche dive della scena internazionale: dalla Costa d’Avorio Fatoumata Diawara il 6 luglio e dal Brasile Marisa Monte il 28 luglio.
INTRECCI
Per il quinto anno consecutivo l’Estate Teatrale Veronese connette il suo cartellone ad altre iniziative ospitate al Teatro Romano, e in altri suggestivi luoghi di Verona, replicando l’esperienza degli INTRECCI DI PROGRAMMAZIONE. Un’apertura a rassegne organizzate da altri soggetti, ma considerate di rilievo e centrali per completare l’offerta culturale nel territorio. Il senso di un unico grande cartellone orchestrato dall’Amministrazione comunale, per mettere in risalto la vitalità̀ e la varietà̀ di contenuti e di progettualità di spettacolo presenti in città.
Di seguito le iniziative ricomprese tra gli Intrecci di programmazione caratterizzate da quattro linee di intervento principali: l’approfondimento culturale, la musica popolare, le nuove generazioni e l’immaginario shakespeariano calato nel contesto urbano della città di Verona.
Intrecci di programmazione sono: FESTIVAL DELLA BELLEZZA a cura di IDEM al Teatro Romano; VENERAZIONI a cura di BOXOFFICE LIVE al Teatro Romano; VERONETTA CONTEMPORANEA ESTATE a cura di Università di Verona nel piazzale esterno del Polo Santa Marta e in altre suggestive location;
VERONETTA#SPAZIOTEATROGIOVANI a cura di Spazio Teatro Giovani nel parco Santa Toscana; ROMEO E GIULIETTA ITINERANTE a cura di Fondazione Atlantide/Teatro Stabile di Verona al Teatro Nuovo e in centro storico; LA CITTA’ DEI RAGAZZI a cura di Fondazione AIDA a Forte Gisella; FORTE GISELLA IN DANZA a cura di Ersiliadanza a Forte Gisella.