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Sistema Teatrale Veronese Comune di Verona
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Alessandro Preziosi ai microfoni

L’attore, intervistato dai giornalisti, racconta il percorso interpretativo per dar voce ai protagonisti delle Idi di Marzo. E all’orazione funebre di Giulio Cesare. Ascoltiamo le sue parole…

Il podcast di Tommaso Mattei – Il mio cuore è con Cesare

Marco Antonio, Giulio Cesare e la congiura delle Idi di Marzo. Tommaso Mattei, autore del testo che Alessandro Preziosi porterà in scena nei prossimi giorni a Teatro Romano, ci svela il pathos della vicenda raccontata anche da Shakespeare.

Alessandro Preziosi, con l’Umbria Ensemble, fa rivivere il “Giulio Cesare” di Shakespeare

Alessandro Preziosi porta a Verona “Il mio cuore è con Cesare”, in prima nazionale,e promette: “cercherò di trasformare il Teatro Romano in un foro”

Giovedì 7 e venerdì 8 luglio, l’attore torna in città con un originale progetto teatral-musicale che presenterà ogni anno un eroe shakespeariano raccontato dal punto di vista di un personaggio secondario. Un progetto triennale creato appositamente per il Festival Shakespeariano, frutto di una collaborazione tra Khora.teatro e l’Estate Teatrale Veronese, rassegna organizzata dal Comune di Verona con la direzione artistica di Carlo Mangolini. 

Dopo “Otello dalla parte di Cassio” in scena nel 2021, quest’anno Preziosi proporrà Giulio Cesare visto con gli occhi di Marco Antonio. Adattato dal Giulio Cesare di William Shakespeare da Tommaso Mattei, lo spettacolo è accompagnato da musiche originali composte da Giacomo Vezzani e suonate dal vivo da Umbria Ensemble, con Massimo Mercelli al flauto, Maria Cecilia Berioli al violoncello e l’ausilio di elettronica live. Una colonna sonora cinematografica che segue il dipanarsi della narrazione. 

E venerdì, alle ore 18, al piccolo Teatro di Giulietta – Teatro Nuovo, Alessandro Preziosi e Tommaso Mattei incontreranno il pubblico. L’appuntamento ad ingresso libero sarà moderato dal direttore artistico del Teatro Stabile di Verona Piermario Vescovo.

Il recital ripercorre la tragica vicenda delle Idi di Marzo raccontata da Shakespeare nel “Giulio Cesare” partendo dal punto di vista dei quattro protagonisti Cesare, Marcantonio, Cassio e Bruto. Il racconto prende le mosse dalla celebre orazione funebre di Antonio che incastona un dramma in cui i personaggi, cospiratori o fedeli a Cesare, sono ambigui, politici che agiscono in conseguenza o in nome del potere, anime guidate dall’ambizione. Marco Antonio, amico leale di Giulio Cesare ma anche abile manipolatore, ripercorre insieme al pubblico la vicenda di cui è stato protagonista e testimone fino a quell’orazione funebre rimasta nella storia del teatro che, sfruttando il testamento di Cesare in cui nomina propri eredi tutti i cittadini di Roma, compie l’impossibile: riconquistare il favore del popolo, che ora si scaglia contro i cospiratori.

Ulteriori informazioni sul sito www.spettacoloverona.it

Biglietti in vendita al Box Office Verona di via Pallone 16. Online sui siti www.boxofficelive.it e www.boxol.it/boxofficelive. Nelle sere di spettacolo, direttamente a Teatro Romano, dalle ore 20. Ingresso a 8 euro per studenti delle scuole superiori. Riduzioni per universitari iscritti all’Esu, under 26 e over 65.

La prima e unica data italiana dei Black Pumas

Grinta, energia ed un soul graffiante. Verona ha vissuto una serata magica. Ed ospitato una prima nazionale che resterà nella storia: per la prima volta in Italia, dal Texas, i Black Pumas!

La prima nazionale de Il Mercante di Venezia

La prima nazionale de “Il Mercante di Venezia” è andata meravigliosamente così!

CREDITS
di William Shakespeare
traduzione Masolino D’Amico
regia e adattamento di Paolo Valerio
con Franco Branciaroli

Piergiorgio Fasolo, Francesco Migliaccio
e (in o.a.) Emanuele Fortunati, Stefano Scandaletti, Lorenzo Guadalupi, Giulio Cancellli, Valentina Violo, Dalila Reas, Mauro Malinverno, Mersila Sokoli

Produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Centro Teatrale Bresciano, Teatro de Gli Incamminati
con Estate Teatrale Veronese

A Verona l’unica data italiana dei Black Pumas.

Verona palcoscenico internazionale. Oggi, lunedì 4 luglio, l’attesissimo concerto dei Black Pumas, per la prima volta in Italia. Il duo statunitense formato da Eric Burton, cantautore e frontman, e da Adrian Quesada, produttore e chitarrista, arriva nella città dell’amore con l’ultimo album, pubblicato a giugno 2019. Il disco ha già venduto 155 mila copie e registrato 149 milioni di visualizzazioni con il video del singolo ‘Colors’.

Rumors Festival porta a Verona i suoni del presente e il blues metropolitano di Austin. Il concerto rientra nel cartellone dell’Estate Teatrale Veronese, organizzata dal Comune di Verona.

‘Colors’, raccontano direttamente gli artisti, è stata scritta sul tetto della casa dello zio di Eric. “Eric si svegliò a mezzogiorno e iniziò a scrivere il pezzo mentre il sole tramontava. L’ispirazione venne dai colori del cielo. Le tematiche presenti nel brano sono mortalità e unione”. Da quelle prime note, in poco tempo i Black Pumas si sono evoluti da una semplice idea a una live session, a un album. Nel dicembre 2020, hanno ricevuto la candidatura come Best New Artist ai 62° Grammy Awards. Ai 63° Grammy erano invece in nomination per il Best rock album e Best rock performance.

L’ultimo appuntamento con la musica sarà il 23 luglio con un altro duo, norvegese. I Kings Of Convenience porteranno a Verona ‘Peace or Love’, l’album rappresenta il sound di due vecchi amici che esplorano l’ultima fase della loro vita insieme e trovano nuovi modi per catturare quella magia inafferrabile.

Informazioni e prevendite sul sito www.spettacoloverona.it. I biglietti sono disponibili anche su Ticketone e Ticketmaster. Domani sera direttamente al botteghino del Teatro Romano, dalle ore 20.

L’intervista al Direttore Artistico Carlo Mangolini

Una ripartenza carica di entusiasmo! I prossimi appuntamenti raccontati nella video intervista al direttore artistico, Carlo Mangolini.

La conferenza stampa di apertura del Festival Shakespeariano con il Sindaco Tommasi

Il Mercante di Venezia con Franco Branciaroli apre il Festival Shakespeariano

Tornano dopo due anni i grandi allestimenti. Sabato la consegna del premio Renato Simoni.

Sarà la prima nazionale de ‘Il mercante di Venezia’, interpretato da Franco Branciaroli e diretto da Paolo Valerio, a inaugurare il Festival Shakespeariano 2022, nucleo centrale della 74a Estate Teatrale Veronese. La manifestazione, organizzata dal Comune di Verona, dopo due anni di limitazioni e restrizioni, torna con i grandi allestimenti dedicati al Bardo.

Venerdì 1 e sabato 2 luglio, alle ore 21.15, torna sul palcoscenico del Teatro Romano un personaggio monumentale, portato in scena da una notevole compagnia d’attori capeggiata da Franco Branciaroli, che offrirà una prova magistrale nel ruolo di Shylock, figura sfaccettata, misteriosa, crudele nella sua sete di vendetta, ma che spiazza gli spettatori suscitando anche la loro compassione.

Assieme a Branciaroli, sul palcoscenico Piergiorgio Fasolo, Francesco Migliaccio, Emanuele Fortunati, Stefano Scandaletti, Lorenzo Guadalupi, Giulio Cancelli, Valentina Violo, Dalila Reas, Mauro Malinverno, Mersila Sokoli. Regia e adattamento di Paolo Valerio. Produzione di Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Centro Teatrale Bresciano, Teatro de Gli Incamminati.

A presentare lo spettacolo, questa mattina in sala Arazzi, il sindaco Damiano Tommasi, il direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese Carlo Mangolini, insieme all’attore Franco Branciaroli e al regista Paolo Valerio. Erano presenti il cast e i rappresentanti degli sponsor: per il Consorzio del Lessini Durello la presidente Diletta Tonello e il direttore Igor Gladich e per il Banco Bpm Alberto Melotti, responsabile della direzione territoriale di Verona e Nordest.

“Essere parte di un grande ritorno è per me, oggi, una emozione indescrivibile – ha detto il sindaco Damiano Tommasi -. Dopo gli ultimi anni, molte attività alle quali eravamo abituati sono finalmente ripartite, in tanti ambiti. Ed è cambiato lo spirito con cui siamo ritornati a farle. Apprezziamo di più anche le piccole cose, oltre alle grandi come questo Festival, che ha avuto e avrà un peso particolare nell’ambito culturale cittadino. Continueremo a investire nella cultura perché Verona deve ambire ad essere punto di riferimento e può alzare la voce. In città abbiamo tante risorse, sull’arte e gli spettacoli vogliamo davvero porre l’attenzione e avanzare di gradino rispetto a quello che è già in essere, anche per dar voce a quanti non vedono l’ora di esprimersi. Il fascino di Verona in questo ambito è davvero unico”.

“Questo è il mio primo vero festival – ha aggiunto Carlo Mangolini -. Abbiamo vissuto due edizioni segnate da grandi restrizioni e limitazioni, finalmente torniamo alla normalità, con grandi compagnie e scenografie. Il Festival Shakespeariano compie 74 anni e riparte con il grande Franco Branciaroli e Il Mercante di Venezia, nel segno della tradizione. Avremo nelle prossime settimane i beniamini del pubblico e i giovani, che porteranno l’innovazione anche al Romano. La realizzazione di questa manifestazione è un lavoro di squadra, ringrazio pertanto tutti coloro che collaborano e gli sponsor che ci sostengono”.   

Nata nel 1948 per volontà del Comune di Verona di rendere omaggio a William Shakespeare e sottolinearne il legame con la città scaligera, l’Estate Teatrale Veronese è realizzata dal Comune di Verona con la direzione artistica di Carlo Mangolini e la collaborazione di Arteven, e gode del sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Veneto.

Fondamentale il supporto degli sponsor che anche quest’anno sostengono il Festival. Oltre alla conferma di AGSM-AIM, del Banco Bpm e di Cattolica Assicurazioni del Gruppo Generali, per la prima volta si affianca all’Estate Teatrale Veronese il Consorzio del Lessini Durello. Le bollicine autoctone di Verona e Vicenza accompagneranno le performance di artisti di fama nazionale ed internazionale.

Premio Renato Simoni. E dopo il debutto di venerdì 1° luglio, lo spettacolo di sabato sarà aperto alle ore 21 dalla cerimonia di consegna del Premio Renato Simoni a Massimo De Francovich. Due pietre miliari della prosa italiana, in un’unica serata-evento. Nel 2019 e nel 2020 i due attori erano insieme in Falstaff e il suo servo di Nicola Fano per la regia di Antonio Calenda.

Incontro con il pubblico. La compagnia e il regista incontreranno il pubblico sabato 2 luglio, alle ore 18, al Teatro Nuovo. L’appuntamento è a ingresso libero e sarà condotto dal direttore del Teatro Stabile di Verona Piermario Vescovo.

Ulteriori informazioni sul sito www.spettacoloverona.it.

Biglietti in vendita al Box Office Verona di via Pallone 16. Online sui siti www.boxofficelive.it e www.boxol.it/boxofficelive. Nelle sere di spettacolo, direttamente a Teatro Romano, dalle ore 20. Speciali riduzioni per studenti delle scuole superiori, under 26 e over 65.

IL MERCANTE DI VENEZIA

Con i suoi potenti temi universali “Il mercante di Venezia” di William Shakespeare – rappresentato per la prima volta a Londra nel 1598 – pone al pubblico contemporaneo questioni di assoluta necessità: scontri etici, rapporti sociali e interreligiosi mai pacificati, l’amore, l’odio, il valore dell’amicizia e della lealtà, l’avidità e il ruolo del denaro.

Un’opera fondamentale che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia assieme al Centro Teatrale Bresciano e al Teatro de Gli Incamminati producono in un nuovo, raffinato allestimento firmato da Paolo Valerio.

«È un testo affascinante e infinito» commenta il regista Paolo Valerio. «Con il nodo della vendetta – tema ancestrale e purtroppo in questo momento storico così contemporaneo – tutti i personaggi hanno un rapporto forte, che vive in particolare in Shylock, così famelico, così spietato» Franco Branciaroli offrirà una prova magistrale in questo ruolo misterioso, crudele, ma capace anche di spiazzare la platea, suscitandone la compassione.

A lui, ebreo, usuraio, si rivolge Antonio, ricco mercante veneziano, che Piergiorgio Fasolo tratteggerà equilibrando malinconia ed arroganza. Il mercante pur avendo impegnato i suoi beni in traffici rischiosi, non esita infatti a farsi garante per l’amico Bassanio che ha bisogno di tremila ducati per cambiare il proprio destino, raggiungendo Belmonte e l’amore. Shylock, che nutre livore verso i gentili per il disprezzo che gli mostrano, impone una spietata obbligazione. Se la somma non sarà restituita, egli pretenderà una libbra della carne di Antonio, tagliata vicino al cuore. Un intreccio avvincente di relazioni, tradimenti, travestimenti e fughe, vittorie e cadute condurrà alla soluzione del dramma, a cui fa da sfondo – illuminato dai riflessi ambigui della laguna o dallo splendore magico di Belmonte – un muro di mattoni, richiamo iconografico a tanti palazzi veneziani ma anche al pianto di un popolo esule.

Verona Jazz si conclude con Al Di Meola

Pioniere della fusione tra jazz, world music e rock, chitarrista di fama internazionale. Verona Jazz chiude con Al Di Meola con il maestro di tabla Amit Kavthekar e il batterista e percussionista Richie Morales.

A Forte Gisella protagonista la danza. Dal 1 luglio spettacoli da tutta Italia.

Camminamenti sopraelevati, scorci tra storia e natura e una grande piazza centrale. A Forte Gisella va in scena la danza, con performance studiate per far rivivere ogni spazio del compendio. Dal 1° luglio Ersiliadanza porterà all’interno della fortificazione di via Mantovana compagnie e ospiti da tutta Italia. Sei serate con spettacoli itineranti e in movimento, in una location suggestiva. È la prima edizione del Festival ‘Forte Gisella in danza’, inserito nel cartellone dell’Estate Teatrale Veronese organizzata dal Comune di Verona.

Ricco il programma ideato da Laura Corradi con la direzione tecnica di Alberta Finocchiaro e il sostegno di Agsm-Aim. A meno di un anno dalla nascita della Rete Ersiliadanza che mette insieme nuovi ma anche già affermati talenti della coreografia, cresciuti professionalmente tra Verona e Mantova.

Programma. Venerdì 1° luglio, alle ore 19.30, Giorgia Panetto di Diversamente in Danza proporrà ‘Parla più forte’, spettacolo itinerante della durata di mezzora. Seguirà Alberto Munarin con ‘Due’ e, alle 21.30, ‘Coppelia’ di Laura Corradi nella piazza centrale. Sabato 2 luglio sarà la volta di Greta Bragantini, della compagnia Iuvenis Danza, con ‘La voce delle foglie’, seguiranno Giorgia Panetto con ‘Alte frequenze altre sequenze’ e Greta Bragantini con ‘Set point sports&divertissements’. Infine, domenica 3 luglio Tommaso Monza della compagnia Nati Scalzi di Reggio Emilia proporrà ‘Dei nostri eroi più fragili’, Midori Watanabe di Ersiliadanza salirà sul palco per ‘Butterfly’, Loredana Furno e Viola Scaglione della Compagnia Balletto Teatro di Torino porteranno in scena ‘Kiss Me Hard Before You Go’ e ‘Playbach’.

“Abbiamo cercato una nuova collocazione per la danza professionale italiana a Verona – afferma Laura Corradi, direttrice artistica del Festival e fondatrice di Ersiliadanza -. L’abbiamo trovata a Forte Gisella, importante manufatto storico-architettonico circondato da un camminamento sopraelevato che verrà valorizzato dalla presenza di eventi in site specific, negli androni in pietra antica e nelle nicchie create dalla natura, in un paesaggio verde molto curato che circonda un grande spazio centrale dove si trova il palcoscenico”.

La seconda parte del programma si terrà nel mese di agosto, con altre tre serate. Venerdì 5 agosto, alle ore 19.30, Lucia Salgarollo di Fòov darà vita a ‘Intersezione’, spettacolo in site specific. Seguirà Varhynia Ziliotto di Nuova Soledarte con ‘Inanna’ e ‘Vox Lunae’. Chiuderà la serata sempre Lucia Salgarollo con ‘Marimo’. Sabato 6 agosto sarà il turno di Claudio Malangone della Compagnia Borderline di Salerno con ‘Paolo e Francesca’, di Massimiliano Leoni della Compagnia Asmed Balletto di Sardegna con ‘Zatò e Ychi’ e di Michela Barasciutti della compagnia veneziana Točnadanza con ‘Figlia di Madre’. Chiuderà la serata Claudio Malangone con ‘Thread’. Infine, domenica 7 agosto, Roberto Lori della compagnia fiorentina Simona Bucci proporrà ‘Tratti’, Luciano Padovani di Naturalis Labor di Vicenza darà vita a ‘Jules’, da Siena ‘Amore Amaro’ della compagnia Francesca Selva e, infine, Carlotta Plebs di Ersiliadanza con ‘Tanzerloch’.

La biglietteria aprirà alle ore 19; tra uno spettacolo e l’altro sarà attivo il servizio bar. L’ingresso è gratuito per i bambini fino ai 5 anni, riduzioni speciali per studenti e scuole di danza.

Per informazioni e prenotazioni è possibile inviare una mail all’indirizzo rete.ersiliadanza@gmail.com.

Il programma completo è disponibile sul sito www.spettacoloverona.it.  

“Saranno presenti tutti i coreografi della Rete Ersilia Danza, una realtà che nasce dalla volontà di dare sostegno, voce e rappresentanza ad alcuni coreografi emergenti, che dimostrano un’affinità artistica con le nostre modalità creative – aggiunge Laura Corradi -. Porteranno le loro ultime creazioni. Ringraziamo l’assessorato alla Cultura del Comune di Verona e la direzione artistica dell’Estate Teatrale Veronese, con cui da sempre promuoviamo la danza italiana in ottima sinergia. Quest’anno si aggiunge il prezioso sostegno di AGSM AIM, multiutility nata nel gennaio 2021 e profondamente radicata nei territori veronesi e vicentini. Un grazie, inoltre, va all’associazione Acs, Associazione italiana cultura e sport che gestisce il Forte”.

Ersiliadanza. Dal 1997 Ersiliadanza è una compagnia di produzione che svolge la sua attività con il sostegno del MiC Ministero della Cultura. La Compagnia viene fondata nel 1988 da Laura Corradi, danzatrice e coreografa formatasi prevalentemente in Francia a Parigi e in Germania presso l’università della danza diretta da Pina Bausch. Da allora le produzioni di ErsiliaDanza sono ospitate e coprodotte dai maggiori teatri e festival di danza italiani: Romaeuropa Festival, Spoleto, Estate Teatrale Veronese, La Versiliana, Torinodanza, Vignale Danza, Incontroazione di Palermo, Oriente e Occidente a Rovereto. Circuita inoltre all’estero in Francia, Spagna, Olanda, Canada, Russia, Uruguay e Argentina.

Interviste e immagini di copertura al link: https://we.tl/t-15YFb0wxwr 

Video di Coppelia, spettacolo Ersiliadanza:  https://vimeo.com/642427061

Il ritorno in scena di Avishai Cohen

Forti emozioni ieri sera sul palco del Teatro Romano di Verona con Avishai Cohen, uno dei più grandi bassisti al mondo. Il ritorno sul palcoscenico con “Shifting sands” in trio con Elchin Shirinov e Roni Kaspi.

A Teatro Romano il chitarrista Al Di Meola. Ultimo appuntamento con il jazz

Pioniere della fusione tra jazz, world music e rock, chitarrista di fama internazionale. Verona Jazz chiude con Al Di Meola, in concerto domani sera, lunedì 27 giugno, al Teatro Romano.

Il concerto, organizzato da IMARTS, rientra nel cartellone dell’Estate Teatrale Veronese, storico festival del Comune di Verona.

Sul palcoscenico, assieme al musicista che nel corso della sua carriera ha collaborato con artisti del calibro di Stevie Wonder, Paul Simon, Phil Collins, Santana e Frank Zappa, ci saranno anche il maestro di tabla Amit Kavthekar e il batterista e percussionista Richie Morales.

Gli ultimi 2 anni di lockdown hanno fornito ad Al Di Meola concentrazione e maggiore stimolo alla scrittura, portandolo in luoghi che non aveva mai esplorato prima, fino alla creazione di alcuni arrangiamenti su brani di Piazzolla, Lennon e McCartney e di un tributo speciale a Chick Corea.

La sua costante attrazione per i ritmi sincopati, combinati con melodie appassionate e armonie sofisticate gli ha fruttato, nel corso di una carriera che ha attraversato quattro decenni, gli encomi della critica mondiale, quattro album d’oro, due album di platino, oltre sei milioni di vendite discografiche in tutto il mondo e vari altri premi tra cui Grammy nomination e awards.

I biglietti sono disponibili su Ticketone, Tickemaster e presso le prevendite abituali. Nella serata di spettacolo saranno in vendita anche al botteghino del Teatro Romano.

Ulteriori informazioni sui siti www.spettacoloverona.it e www.eventiverona.it.

 Il grande bassista Avishai Cohen a Verona presenta ‘SHIFTING SANDS’

Torna sul palcoscenico dopo un lungo periodo senza tournée internazionali. Avishai Cohen, uno dei più grandi bassisti al mondo, presenta a Verona il suo ultimo album ‘Shifting Sands’. Domani sera, domenica 26 giugno, al Teatro Romano, il musicista, cantante e compositore regalerà grandi emozioni, interagendo con il pubblico. Assieme al pianista Elchin Shirinov e alla giovane e talentuosa batterista Roni Kaspi.

Il concerto, organizzato da IMARTS in collaborazione con Veneto Jazz, rientra nel cartellone dell’Estate Teatrale Veronese, storico Festival del Comune di Verona.

Dopo l’omaggio a Ferlinghetti di Paolo Fresu e a Jannacci di Elio, assieme alle loro formazioni, i riflettori del Romano si accenderanno per Cohen.

“Il palcoscenico è senza dubbio il luogo in cui Cohen si sente più a casa, tanto che assistere a una delle sue esibizioni dal vivo è probabilmente il modo migliore per conoscere il suo universo musicale”, affermano gli organizzatori.

Verona jazz proseguirà lunedì 27 giugno con Al Di Meola, uno dei migliori chitarristi del nostro tempo,  pioniere della fusione tra world music, rock e jazz. Accompagnato dal maestro di tabla Amit Kavthekar e dal batterista e percussionista Richie Morales. Chiuderanno la sezione musica il blues metropolitano dei Black Pumas, lunedì 4 luglio, e l’etereo minimalismo dei Kings of Convenience, il 23 luglio.

I biglietti sono disponibili su Ticketone, Tickemaster e presso le prevendite abituali. Nelle serate di spettacolo saranno in vendita anche al botteghino del Teatro Romano.

Ulteriori informazioni sul sito www.spettacoloverona.it e www.eventiverona.it

Con Elio rivive Jannacci

Istrionico, divertente, emozionante. Applausi a non finire per Elio che canta e recita Jannacci. Insieme alla carovana sonora che ha visto esibirsi dal vivo: Alberto Tafuri, Martino Malacrida, Pietro Martinelli, Sophia Tomelleri, Giulio Tullio. Tra cubi e colori, in una scenografia spettacolare firmata da Giorgio Gallione.

Il 64° premio ‘Renato Simoni’. Il 2 luglio al Teatro Romano con Branciaroli

Rigore, serietà e precisione hanno forgiato la caratura dell’interprete, talento e fisicità hanno saputo conquistare palcoscenici e registi. Una carriera lunga sei decenni, a cavallo tra due secoli. L’attore Massimo De Francovich entra nell’albo d’oro del Premio ‘Renato Simoni’ per la fedeltà al teatro di prosa.

La cerimonia di premiazione si terrà sabato 2 luglio, al Teatro Romano, prima dello spettacolo “Il mercante di Venezia” interpretato da Franco Branciaroli per il Festival Shakespeariano. Due pietre miliari della prosa italiana, in un’unica serata-evento, all’interno dell’Estate Teatrale Veronese. Nel 2019 e nel 2020 erano insieme in Falstaff e il suo servo di Nicola Fano per la regia di Antonio Calenda.

“E’ una gioia riportare a casa il Premio Simoni che torna al Teatro Romano dopo le complesse vicissitudini di questi anni di pandemia – dichiara il direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese Carlo Mangolini -. Ed è un’ emozione ancora più grande che sia stato scelto Massimo De Francovich, attore dai trascorsi nobili, dotato di una riconoscibilità, uno sguardo complessivo sul teatro, una serietà e una continuità di lavoro perfettamente aderenti alle caratteristiche del Premio, dedicato ad artisti che hanno passato la vita in teatro. Ringrazio la giuria per il prezioso apporto e per una scelta che punta i riflettori su un artista discreto, che ha vissuto la sua intera carriera in una sorta di dedizione totale al lavoro di grandi registi, Luca Ronconi in primis”.

L’assegnazione del Premio, istituito nel lontano 1958 e giunto alla 64a edizione, è stata decisa in questi giorni dalla giuria composta dal sindaco di Verona e dai critici di teatro Claudia Cannella, Roberto Canziani, Masolino D’Amico, Rodolfo Di Giammarco e Katia Ippaso.

Massimo De Francovich. Dopo gli studi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, l’attorefa il suo esordio in teatro con Vittorio Gassman in Ornifle di Jean Anouilh. Nel corso della sua lunga carriera lavora con alcuni fra i più importanti nomi del panorama teatrale: Franco Zeffirelli, Edmo Fenoglio, Evi Maltagliati, Tino Buazzelli, Mila Vannucci, Lucia Catullo, Vittorio Sanipoli, Maria Fabbri, Carlo Bagno, Giancarlo Sepe, Giuseppe Patroni Griffi, Valeria Moriconi, Egisto Marcucci, Giancarlo Cobelli, Guido De Monticelli, Piero Maccarinelli, Carmelo Rifici, Serena Senigaglia, Furio Bordon, Giuliana Lojodice, Luca Zingaretti, Franco Branciaroli, Antonio Calenda, solo per citarne alcuni. Nel 1990 inizia il suo lungo rapporto artistico con Luca Ronconi, prima al Teatro Stabile di Torino, poi al Teatro di Roma e infine al Piccolo di Milano. Partecipa a molti suoi spettacoli fra i quali Strano interludio di O’Neill, Gli ultimi giorni dell’umanità di Kraus, L’uomo difficile di von Hofmannsthal, Re Lear di Shakespeare, verso Peer Gynt da Ibsen, I fratelli Karamazov di Dostoevskij, Candelaio di Giordano Bruno, Phoenix di Marina Cvetaeva, Baccanti di Euripide, Memoriale da Tucidide, Pericle e la peste di Enzo Siciliano, Professore Bernhardi di Schnitzler, Il ventaglio di Goldoni, Inventato di sana pianta di Broch. E per concludere Lehman Trilogy di Stefano Massini, opera assurta agli onori della cronaca per il recente trionfo al Tony Award, gli Oscar del Teatro, dove ha ottenuto ben 5 premi su 8 candidature. Per il grande schermo è stato interprete di Pasolini, un delitto italiano di Marco Tullio Giordana, Le mani forti di Franco Bernini, Onorevoli detenuti di Giancarlo Planta, La vita altrui di Michele Sordillo, Il manoscritto del principe di Roberto Andò, La Grande bellezza di Paolo Sorrentino. Nel 2004 fa parte del cast del film Ovunque sei accanto a Stefano Accorsi e Barbora Bobulova. Fra il 2008 e il 2010 interpreta il Vecchio in Romanzo criminale – La serie per la regia di Stefano Sollima e nel 2009 recita nella fiction Boris. Fra i numerosi riconoscimenti, il premio Armando Curcio nel 1990, i premio UBU e il premio Le Fenici nel 1991, il premio E. Flaiano e la Sacher d’oro di Nanni Moretti nel 1994, il premio Salvo Randone nel 2000 e nel 2006 ancora il premio UBU, il Premio della Critica Italiana, il Premio Veretium di Borgio Verezzi, il Premio Olimpici del Teatro. Nel 2019 gli viene conferito il premio Ennio Flaiano alla carriera.

Motivazione della giuria. “Si narra che Vittorio Gassman avesse scelto proprio lui, tra i molti che avevano appena concluso la formazione in Accademia, perché era un giovane alto. Sei decenni di carriera in palcoscenico gli sono serviti a dimostrare che, per fare l’attore, il fisico conta, certo, ma contano anche il talento, la sensibilità, la curiosità. Dal debutto teatrale del 1957, Massimo De Francovich – che aggiungiamo questa sera all’albo d’oro del Premio Simoni – ha lavorato con tutti i maggiori registi italiani. E li ha conquistati. Con la misura e con l’efficacia. Ma è stato soprattutto Luca Ronconi ad affidargli personaggi da lui poi portati alla perfezione: lo scrittore in “Strano Interludio”, il criticone in “Gli ultimi giorni dell’umanità”, il grande inquisitore nei “Fratelli Karamazov”, il professor Bernhardi nell’omonimo testo di Schnitzler. Da ultimo, il patriarca della “Lehmann Trilogy”. Sapiente, serrato, incisivo, sempre di un passo indietro rispetto al gigionismo di tanti colleghi, De Francovich ha fatto del rigore, della serietà e della precisione, il proprio stile. Anche quando si è impegnato in lavori più leggeri. Alla caratura dell’interprete, De Francovich ha inoltre aggiunto lo sprone esplorativo. Grazie a lui, e alla sua determinazione, la drammaturgia borghese e impervia di Italo Svevo è stata conosciuta e apprezzata sui palcoscenici del nostro Paese, che ignorava l’originalità teatrale del romanziere triestino”.  

Paolo Fresu incanta il Romano

Sonorità, strumenti e la maestria di quattro artisti. Nel ricordo di Ferlinghetti. Paolo Fresu, Dino Rubino, Marco Bardoscia e Carlo Maver hanno incantato il pubblico del Teatro Romano. In un video l’estratto della prima serata Jazz dell’estate Teatrale Veronese.

Elio canta e recita Jannacci

La musica, grande protagonista dell’Estate Teatrale Veronese. Dopo Verona Jazz torna Rumors Festival. Domani sera, giovedì 23 giugno, sul palcoscenico del Teatro Romano, arriva Elio con ‘Ci vuole orecchio’. L’eccentrico performer canterà e reciterà Enzo Jannacci. E, nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione, cinque musicisti formeranno un’insolita carovana sonora: Alberto Tafuri al pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli al basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri al sassofono, Giulio Tullio al trombone. A loro toccherà il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, da Umberto Eco a Dario Fo, da Francesco Piccolo a Marco Presta, a Michele Serra.

Il concerto, organizzato da Agidi e IMARTS, rientra nel cartellone dell’Estate Teatrale Veronese, storico Festival del Comune di Verona.

Uno spettacolo giocoso e profondo perché “chi non ride non è una persona seria”. “Uno spettacolo un po’ circo un po’ teatro canzone – afferma il regista Giorgio Gallione – dove una band di cinque musicisti, grazie agli arrangiamenti di Paolo Silvestri, permetterà ad Elio, filosofo assurdista e performer eccentrico, di surfare sul repertorio dell’amato Jannacci, nume tutelare e padre putativo di quella parte della storica canzone d’autore che mai si è vergognata delle gioie della lingua e del pensiero o dello sberleffo libertario, e che considera il Comico, anche in musica, non come un ingrediente ciecamente spensierato ma piuttosto un potente strumento dello spirito di negazione, del pensiero divergente che distrugge il vecchio e prepara al nuovo”.

Rumors Festival proseguirà con il blues metropolitano dei Black Pumas, lunedì 4 luglio. Il duo statunitense sarà per la prima volta in Italia, per un’unica ed esclusiva data. Il 23 luglio, invece, salirà sul palcoscenico l’etereo minimalismo musicale dei Kings of Convenience, con il loro ‘Peace or Love’, album registrato in 5 anni in 5 città diverse.

I biglietti sono disponibili su Ticketone, Tickemaster e presso le prevendite abituali. Nelle serate di spettacolo saranno disponibili anche al botteghino del teatro.