Francesco Montanari debutterà nell’Amleto al Teatro Romano di Verona il 4 e il 5 luglio, in apertura dell’Estate Teatrale Veronese, il festival promosso dal Comune di Verona, confrontandosi con il capolavoro di William Shakespeare nell’adattamento e regia di Davide Sacco. La nuova produzione di Ente Teatro Cronaca e LVF – Teatro Manini di Narni, con la collaborazione produttiva dell’Estate Teatrale Veronese – Comune di Verona, vedrà un cast d’eccezione confrontarsi con le parole del Bardo. Insieme a Montanari, Sara Bertelà e Francesco Acquaroli rispettivamente nei ruoli di Gertrude e Re Claudio, e Gennaro Di Biase nei panni di Polonio. Grandissima attesa per la partecipazione straordinaria di Franco Branciaroli, che interpreterà il Fantasma del Padre di Amleto, centrale nell’ideazione registica di Davide Sacco.
«Ci troviamo oggi a presentare l’appuntamento di apertura del Festival Shakespeariano con largo anticipo rispetto la tradizionale tabella di marcia» dichiara Marta Ugolini, assessora alla Cultura del Comune di Verona «E lo facciamo con una produzione che si annuncia essere un vero e proprio evento. Uno spettacolo che anticipa nel miglior modo possibile la nuova edizione dell’Estate Teatrale Veronese, caratterizzata da titoli noti e allestimenti importanti, capaci di rimettere al centro la scrittura shakespeariana originale, pur se con messe in scene di gusto contemporaneo».
«Ritorniamo al Teatro Romano con uno dei testi cardine della ricchissima produzione shakespeariana» dichiara Carlo Mangolini, direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese «Il primo Amleto importante della mia direzione. Una versione che ho condiviso con Davide Sacco sposando appieno la sua idea registica, resa speciale da un cast di altissimo livello e da una dimensione musicale inedita che contribuirà a dare un carattere unico a questa nuova edizione del grande classico».
«Il mio Amleto», dichiara Francesco Montanari, «è un uomo solo e impreparato davanti al suo destino, guidato, scortato, schiacciato dall’ombra del padre. Sarà una grande emozione debuttare sul palco del Teatro Romano con quest’opera immensa».
«Affronteremo il tema dell’eredità dei padri», dichiara il regista Davide Sacco, già presente nella passata edizione dell’Estate Teatrale Veronese con Napoleone. La morte di Dio interpretato da Lino Guanciale, «parleremo del potere e delle dinamiche familiari. Affronteremo gli spettri dell’Europa che aleggiano sugli uomini, al confine tra un mondo nuovo che sta per sorgere e un mondo oscuro che sta per compiersi».
Il musicista e cantante Francesco Sarcina firmerà le musiche dello spettacolo, le scene saranno di Luigi Sacco, le luci di Luigi Della Monica. Completeranno il cast altri cinque attori tra cui Amedeo Carlo Capitanelli nel ruolo di Orazio.