L’Estate Teatrale Veronese 2024, il festival multidisciplinare realizzato dal Comune di Verona, completa il fortunato triennio dopo gli anni della SEMINA (2022) e quelli esaltanti della FIORITURA (2023), che tanti riscontri positivi ha ottenuto, sia in termini di presenza di pubblico sia per la qualità del progetto artistico, e approda finalmente al meritato RACCOLTO, per il quinto anno sotto la direzione artistica di Carlo Mangolini.
Sul fronte musicale torna immancabile l’appuntamento con le due rassegne storiche VERONA JAZZ, curata da Ivano Massignan, e RUMORS FESTIVAL, curata da Elisabetta Fadini. Entrambe realizzate in collaborazione con Eventi Verona srl e con il prezioso sostegno di AGSM AIM. Quattro gli artisti italiani e sei le presenze internazionali previste, tra i grandi maestri del jazz, suadenti vocalità femminili della world music mondiale e due cantautori di razza.
Al via, dal 21 giugno, la nuova edizione di Verona Jazz, che anno dopo anno ribadisce la sua versatilità e trasversalità, valicando i confini di genere per far spazio ad una musica sempre più ‘contaminata’. Verona Jazz diventa così un’occasione per far convivere esperienze musicali diverse e distinte che portano con sé influenze, storie, racconti distanti tra loro, ma che si ritrovano raccolti all’interno di un’istituzione musicale che con l’imponenza della sua longevità regala da anni serate di musica di indiscussa maestria ed emozione.
Sul palcoscenico del Teatro Romano, dunque, saliranno artisti nazionali e internazionali come il duo composto da Paolo Fresu e Uri Caine; il sassofonista norvegese Jan Garbarek assieme alla sua band e accompagnato, per la serata veronese, dal percussionista indiano Trilok Gurtu; la violoncellista e cantante cubana Ana Carla Maza e il cantante italiano Mario Biondi con la sua band.
Storie musicali con origini diverse che, tracciando la propria narrazione e sviluppo, si intrecciano con il lungo racconto di un Festival, simbolo della nostra Verona.
Il compito di chiudere il cartellone musicale spetta ai protagonisti del Rumors Festival, a cura di Elisabetta Fadini, una rassegna originale e popolare, dove il ricercato diventa di tutti e per tutti e che da sempre porta in grembo il concetto di musica come arte capace di vivere e sopravvivere, senza quegli ausili che creano il sensazionale, spesso studiato, pensato e costruito, spogliato dell’eccesso per regalare una molteplicità di emozioni fatte di semplice e sola musica.
Un festival sempre più caratterizzato da musicalità e suoni familiari e forme d’arte che raccontano la cultura di Paesi lontani. Quest’anno Rumors sarà contaminato dall’afromusic e dalla fusione di samba, pop, jazz e soul, nonché dalla storia e tradizione dell’Africa e del Brasile, rappresentati da due grandi artiste: Fatoumata Diawara e Marisa Monte. Due donne che si affiancheranno al cantautorato italiano di Elio e Le Storie Tese e Vinicio Capossela, accompagnato dall’Accademia d’Archi Arrigoni.
L’Estate Teatrale Veronese, dunque, continua a sorprendere puntando sulla qualità degli interpreti e sulla forza evocativa degli allestimenti scenici, per consolidare il coinvolgimento degli spettatori, veronesi e non, con l’intento di rilanciare appieno l’incanto dello spettacolo e della musica dal vivo.
I biglietti sono disponibili sui circuiti www.ticketone.it; www.ticketmaster.it e presso le abituali prevendite
CALENDARIO VERONA JAZZ E RUMORS
21 giugno
|Paolo Fresu & Uri Caine|
IMPROVVISI
Il duo costituito da PAOLO FRESU & URI CAINE, è la storia del fortunatissimo incontro tra due grandi personalità del jazz moderno. Si tratta di una delle liaison più interessanti successe nel mondo del jazz degli ultimi anni: la tromba lirica e sognante di Fresu, con il suo timbro malinconico e onirico che si sposa meravigliosamente con il pianismo di Uri Caine, fatto di mille citazioni, dalla canzone americana, al blues, dal jazz più mainstream all’avanguardia fino alla musica classica, genere che Caine ha riveduto e corretto secondo i suoi parametri personali in molti progetti solistici pubblicati negli ultimi 10 anni.
Tra i brani usualmente presentati, oltre a standard come “Darn that dream” e “Doxy”, delle vere e proprie perle come “Lascia ch’io pianga” di Haendel in una versione da brivido ed il fantastico medley che unisce un classico della canzone italiana come “Non ti scordar di me” con “Centochiodi”, brano scritto da Fresu per la colonna sonora del bellissimo omonimo film di Ermanno Olmi.
Il riferimento dialogico è quello con il trio di Keith Jarrett, e come accade per questo trio, Fresu e Caine insieme hanno dimostrato quanto sia possibile rinnovare alcune tra le pagine più famose del jazz, tra ammalianti ballad ed invenzioni ritmiche, che rendono il loro incontro musicale un evento assolutamente da non perdere.
22 giugno
|JAN GARBAREK GRUOP featuring Trilok Gurtu|
Jan Garbarek torna in tour con la sua band formata dal pianista e tastierista tedesco Rainer Brüninghaus e dal bassista brasiliano Yuri Daniel. Per questa nuova data saranno accompagnati da un ospite speciale: il percussionista indiano Trilok Gurtu.
Da più punti di vista Garbarek vede sé stesso e i musicisti della sua band come degli artigiani. “Un calzolaio sa anche come si fa una buona forma. Ma questo non interessa a nessuno. Quando le persone vedono la scarpa nella vetrina del negozio, l’unica cosa che importa é che gli piaccia o no.” Dopo tutto, anche lui lo sa: “Insieme possiamo puntare al cielo!”
Jan Garbarek può essere considerato uno dei musicisti che detta lo stile nel jazz europeo. Innumerevoli musicisti sono stati influenzati dal suono di questo sassofonista norvegese, spesso descritto come innodico, lirico, vocale, etereo, meditativo e sicuramente scandinavo.
Ad accompagnare il musicista e la sua band ci sarà anche Trilok Gurtu e attraverso la sua improvvisazione, la musica acquisisce una qualità trascendentale e rimuove gli ostacoli che si trovano tra le tradizioni del mondo occidentale e orientale. Questo approccio eclettico è la chiave di volta per capire le sue innumerevoli collaborazioni con alcuni dei più grandi musicisti del mondo.
23 giugno
|Ana Carla Maza|
CARIBE
Ana Carla Maza dipingerà la folle esuberanza di Cuba e in particolare dell’Avana, sua città natale, i ritmi samba del Brasile e le tragedie del tango argentino.
Ventisettenne, dopo più di 150 concerti di “Bahia” in diversi Paesi europei, la giovane cantante e violoncellista cubana, accompagnata dai suoi musicisti, propone un nuovo progetto e album dal titolo “Caribe”, mélange energico di jazz, musica classica e ritmi latini.
Ana Carla Maza, che vive tra Parigi e Barcellona, firma il suo primo progetto e album full band in qualità di compositrice e produttrice, pronta a diffondere le sonorità dell’America del sud e le sue esperienze di vita, i suoi incontri musicali e quella gioia di vivere in “allegria” che sa condividere così bene sul palco.
“Caribe” si muove attraverso Montuno cubano, Tango, Huayno, Cumbia, Reggae, Bossa Nova brasiliana e Samba, con un tocco sensuale di parole in francese e spagnolo. L’album “Caribe” è uscito il 13 ottobre 2023, ma il primo concerto con questo progetto si è tenuto il 18 maggio al festival “Jazz sous les Pommiers”. Il tour di “Caribe” prosegue per tutta la stagione 2023/24.
24 giugno
|Mario Biondi|
CROONING – THE ITALIAN TOUR
Dopo il successo del recente tour teatrale“Crooning – The Italian Tour”, che ha registrato il sold out in tutte le città in cui ha fatto tappa, Mario Biondi propone diversi pezzi dell’ultimo album “Crooning Undercover”, oltre ai suoi brani più amati e ad alcune reinterpretazioni del repertorio internazionale. Con lui sul palco la sua storica band, con alcune sorprese.
30 giugno
|ELIO & LE STORIE TESE|
MI RESTA UN SOLO DENTE E CERCO DI RIAVVITARLO
Tutto sarà suonato in diretta, dice Elio, “senza basi, senza campionamenti, senza autotune, insomma senza un cazzo, tutto sarà fatto in casa”. L’essenziale che si fa sensazionale. La semplicità dell’arte che si rende spettacolo. Lo spettacolare restituito dalla vera essenza della musica.
Un particolissimo show fatto in casa, minuziosamente curato nel concetto di musica, ma privo di complessi artifizi. Uno show tra il sacro e il profano, che si apre come una messa laica, in cui vari personaggi di attualità vengono invitati a pregare per i fan degli EelST, che si chiude con la ‘certificazione’ che tutto è stato suonato in diretta. Tutto è live, tutto è vero e realizzato per davvero.
Elio e le Storie Tese, vestiti di bianco, su una scenografia studiata nel dettaglio,con la preziosa regia di Giorgio Gallione, raccontano il nostro tempo in modo ironico e affascinante. Da “La terra dei cachi” a “Supergiovane”, da “Servi della gleba” a “Valzer transgenico” il repertorio del complessino è sempre attuale, perché in fondo la mentalità italiana non cambia mai, c’è sempre un buon motivo per scandalizzarsi.
Lo spettacolo unisce alla musica i racconti e le immagini originali di una creatività senza limiti, per un viaggio attraverso le contraddizioni del nostro paese condotto con maestria e humour senza pari dagli Elio e le Storie Tese.
6 luglio
|FATOUMATA DIAWARA|
Un viaggio in Africa, per conoscere le radici mandinka dell’artista con influenze afrobeat, jazz, pop, elettroniche e hip hop. Un’artistatra le voci più intense nel panorama internazionale della world music, che continua a reinventare la musica africana tradizionale. Cantautrice, chitarrista e attrice originaria del Mali, con due nomination ai Grammy, Fatoumata Diawara presenterà al Teatro Romano anche il suo nuovo attesissimo album “London Ko”.
Nel nuovo lavoro discografico, l’artista africana unisce le forze con Damon Albarn (Gorillaz, Blur), che co-produce alcuni brani dell’album e si esibisce con lei nel primo singolo di lancio dell’album, “Nsera”, uscito con il plauso della critica di Pitchfork, Stereogum, okayafrica, WNYC, il podcast Object of Sound e altri ancora.
Spiega Fatoumata Diawara: «Per me “London Ko” significa aprire la mente. Rappresenta anche il legame di Damon Albarn con la musica maliana». Il titolo si riferisce a un continente immaginario che unisce l’Africa e l’Europa. Pur mantenendo le tradizioni, la musica di Fatoumata Diawara offre una visione profetica di ciò che l’Africa può fare. L’artista inventa uno spazio e un tempo alternativi in cui è possibile diventare padroni del proprio destino.
L’evento è organizzato da EVENTI VERONA, in collaborazione con Zen Production, Veneto Jazz e Musicalista.
27 luglio
|Vinicio Capossela|
ALTRI TASTI CANZONI URGENTI
con Accademia D’archi Arrigoni
Il 21 aprile 2023, è uscito “Tredici canzoni urgenti”, il dodicesimo album in studio di Capossela prodotto da La Cùpa e distribuito da Warner Music, che vince la Targa Tenco come Miglior album in assoluto. Canzoni che nascono dalla necessità di affrontare e confrontarsi con le problematiche più stringenti che affollano un mondo ormai supino, sprofondato sul divano.
Un mondo in cui ogni cosa, compresa l’emozione, è stata domiciliarizzata e su cui si va abbattendo la peggiore delle catastrofi: la guerra, con tutto il corollario di avvelenamento, di semplificazione, di inflazione, di vanificazione di ogni sforzo “culturale” (argomento ben anticipato dalla prima delle canzoni urgenti, La crociata dei bambini, un brano contro tutte le guerre)”.
Dopo questo album di grandissimo successo, siamo in trepidante attesa di scoprire lo spettacolo che ci riserverà il cantautore.
28 luglio
|Marisa Monte|
OS MAIORES SUCESSOS
Marisa Monte, una delle più grandi cantanti brasiliane di tutti i tempi pronta a regalare a Verona un pezzo del suo Paese, il Brasile, grazie alla fusione di samba, pop, jazz e soul, il tutto sapientemente guidato e accompagnato dalla sua voce sublime.
Vincitrice di 4 Latin Grammy, con un album di successo dopo l’altro, Marisa Monte è un’esploratrice, innamorata del passato, ma proiettata verso il futuro: la carriera di Marisa Monte è costellata di successi e di collaborazioni importanti. La punta di diamante è la collaborazione con Antonio Antunes e Carlinhos Brown, quando agli albori del Terzo Millennio hanno danno vita a un album definito dai più come la rivoluzione copernicana della musica popolare brasiliana: Tribalistas.
Hit come Ainda Bem, Já sei Namorar e Amor I Love You sono incluse nella scaletta dello spettacolo. Il repertorio evidenzia momenti importanti della carriera della cantautrice che abbraccia più di tre decenni.